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Loreto, la Fondazione Opere laiche presenta il bilancio

Approvato il documento, mentre calano le perdite della struttura. In serbo aiuti ai loretani in difficoltà e taglio del nastro della seconda ala della casa di riposo

La sede a Loreto delle Opere Laiche

LORETO – «Abbiamo dato il via a un nuovo modo di gestire la struttura e apportato correttivi per cambiarne la filosofia. Anche il revisore ha fatto i complimenti in sede di approvazione del bilancio». Respira aria nuova la Fondazione Opere laiche lauretane e casa Hermes di Loreto. A spiegarlo oggi in conferenza stampa il presidente Paolo Casali con il vice Isauro Giombetti e il consigliere Mario Serenelli.

Da sinistra il presidente Paolo Casali, il consigliere Mario Serenelli e il vice Isauro Giombetti

Dopo un anno e mezzo dall’insediamento, il nuovo cda stila il bilancio consuntivo che da meno 850mila euro del 2015 oggi si attesta a meno 530mila considerando i 545 di ammortamento, con una gestione ordinaria passata da meno 4,59 per cento a 2,31 a fronte di una gestione finanziaria quasi dimezzata.

Un patrimonio da oltre 100mila euro quello della fondazione che comprende anche l’azienda agraria con circa mille e 200 ettari di terreno, la farmacia Santa Casa in centro e ovviamente i servizi alla persona e la casa di riposo e residenza protetta Hermes.

Come ci sono riusciti considerando l’aumento del fabbisogno dei servizi sociali e la crisi che continua a premere sul settore delle locazioni? «La salvaguardia delle situazioni marginali resta il punto cardine, quindi creando una rete sociale con Comune e Carilo per distribuire equamente i contributi tra le persone in difficoltà e anche borse lavoro. Poi, dando in affitto i terreni ad aziende importanti, con gare di appalto mirate per creare risparmio, Infine, stringendo una collaborazione più stretta con i capi settore per inaugurare la “spending review” e realizzare progetti per il sociale per quelle famiglie che spesso si vergognano a manifestare la propria difficoltà», spiegano.

A breve grande festa per il taglio del nastro della seconda ala della casa di riposo, un’eccellenza che garantirà più di cento posti.