LORETO – Continua a far discutere, in città ma anche all’interno della maggioranza di governo, l’abbattimento di dieci alberi lungo via Rampolla nel quartiere Stazione avvenuto lo scorso ottobre. Una decisione presa dal Comune senza informare i residenti, secondo il consigliere comunale Roberto Bruni eletto nelle fila della lista di maggioranza Adesso Loreto.
«Un’amministrazione capace deve sempre mettere al primo posto l’informazione, l’ascolto ed il confronto con i cittadini – scrive Bruni – ciò che non è stato fatto tre mesi fa con il taglio di 10 alberi».
La replica dell’Amministrazione Comunale non si è fatta attendere. È lo stesso sindaco Paolo Niccoletti a spiegare i motivi dell’intervento di manutenzione in via Rampolla. «Su via Rampolla abbiamo agito seguendo il buon senso che ci impediva di lasciare un viale cittadino in una situazione di tale pericolosità per gli abitanti e gli automobilisti, visto lo stato in cui le radici degli alberi avevano ridotto il manto stradale – spiega il primo cittadino -. Dovendo togliere le radici si sono dovute abbattere anche le piante che a quel punto sarebbero state pericolosissime per l’incolumità dei cittadini. Sradicare un albero non è certo una cosa che fa piacere, ma talvolta le decisioni impopolari vanno prese se questo significa fare il bene della città».
Ora il dibattito si sposta sul progetto di riqualificazione di via Rampolla, presentato giovedì scorso durante l’incontro pubblico nella sede del Comitato di Quartiere di Loreto Stazione. Sono due gli studi di fattibilità redatti dallo studio dell’agronomo Riccardo Frontini, cui il Comune ha commissionato il progetto. «Abbiamo inserito materiali molto interessanti per la vita degli alberi – sottolinea Frontini – materiali drenanti sia come pavimentazioni sia come asfalto non bituminoso. Le alberature saranno alloggiate in fori da 2mt per 1,80 profondi almeno un metro e intorno avranno solo materiali che permettano sia la traspirazione sia la scesa dell’acqua piovana».
Soddisfatto a metà per l’esito dell’incontro il consigliere Bruni «L’incontro di giovedì sera è stato molto interessante – spiega – soprattutto sotto il profilo del confronto con i cittadini. La nota negativa comunque resta il fatto che l’arroganza dimostrata da alcuni componenti della giunta non può essere tollerata. Infine, voglio ricordare che tra due anni questa amministrazione finirà e sono certo che questi interventi proposti resteranno semplicemente idee che non saranno mai realizzati. Spero solo di sbagliarmi, ma non credo».
«Parole che stupiscono – gli risponde il sindaco Niccoletti – visto che lo stesso consigliere Bruni, in sede di approvazione del bilancio, ha votato senza colpo ferire il piano delle opere pubbliche nel quale era ben descritta anche la situazione di via Rampolla, come mai ora si accorge di non condividerlo? Quando un percorso viene esposto in un’assemblea di quartiere, quando viene adottata e pubblicata una delibera, quando addirittura in Consiglio Comunale si vota il piano delle opere pubbliche finanziate e finanziabili, non si può affermare con tale leggerezza che ci sia stata “arroganza” o che non siano stati rispettati tutti i passaggi della partecipazione democratica. Vorremmo ricordare a Bruni che il dissenso è legittimo, ma che si esprime fattivamente con lo strumento del voto e nelle sedi indicate dalla Costituzione, non in quelle virtuali dei social e a proprio comodo: i cittadini non hanno bisogno di leoni da tastiera, ma di amministratori seri, realisti e coerenti».
In merito alle dichiarazioni del Primo Cittadino, il consigliere Roberto Bruni ha così replicato: «Peccato che il Sindaco ancora una volta non la racconta giusta. Il Piano delle Opere Pubbliche triennale viene approvato dalla stessa Giunta nel mese di ottobre (guarda caso proprio quando il tutto era già accaduto) e solamente rettificato dal Consiglio Comunale in fase di approvazione del Bilancio Preventivo. Ma i cittadini queste cose non le possono sapere e quindi è molto semplice raccontare certe favole. L’approvazione di un Bilancio è un atto di responsabilità per il funzionamento di tutta la struttura amministrativa ed il mio voto favorevole è condivisione di qualcosa di più grande ed importante per tutta la Città e non per una sola problematica come quella di via Rampolla».
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