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Loreto, il maestro Riccardo Muti in concerto

Il direttore d'orchestra porterà la sua musica nei due santuari mariani più noti al mondo: Lourdes e appunto la città mariana

Riccardo Muti
Riccardo Muti

LORETO – Il maestro Riccardo Muti giovedì 14 luglio sarà protagonista di un evento straordinario, di richiamo internazionale, a Loreto. E’ il concerto “Le vie dell’Amicizia”, progetto di Ravenna Festival che dal 1997 visita luoghi simbolo della storia. Muti porterà la sua musica nei due santuari mariani più noti al mondo: Lourdes (11 luglio) e appunto Loreto. Il maestro guiderà l’Orchestra giovanile “Luigi Cherubini” e un coro che unisce artisti italiani e ucraini. «Venticinque anni fa rispondemmo alla chiamata di Sarajevo, città martire dilaniata da una guerra fratricida – ha ricordato Muti ieri (27 maggio) a Loreto per un sopralluogo -. Quel concerto è stato il primo dei ponti di fratellanza che abbiamo costruito, un pellegrinaggio che negli anni ha raggiunto città come Gerusalemme, Beirut, Mosca, Damasco, El Djem, New York dopo l’11 settembre, Nairobi, Redipuglia, Teheran, Kiev, Erevan. Senza dimenticare il Concerto delle fraternità in cui si levò anche la voce del Dalai Lama. Oggi la pandemia ci ha reso forse ancor più consapevoli della nostra fragilità, dell’universalità dell’esperienza del dolore ma la sofferenza non è il solo linguaggio che non conosce confini. Mentre divampa un nuovo, lacerante conflitto, è la musica, capace di superare tutte le diversità di cultura, lingua, religione, a farsi ambasciatrice del nostro messaggio di pace e solidarietà. Per suggellare i concerti nei santuari dove da secoli accorre un’umanità ferita in cerca di conforto, ho scelto l’Ave verum corpus di Mozart, in cui risuona il dolore del mondo ma anche tutta la speranza di cui l’Uomo è capace».

Il programma

Il maestro Riccardo Muti a Loreto con le autorità
Il maestro Riccardo Muti a Loreto con le autorità

Dopo il Magnificat di Vivaldi, con il soprano Arianna Vendittelli e il contralto Margherita Sala, in piazza della Madonna risuoneranno le voci di cento bambini per l’Ave verum corpus. Poi toccherà al Concerto n. 1 K 412, sempre di Mozart, affidato al cornista Felix Klieser, allo Stabat Mater e al Te Deum di Verdi, al canto di una donna e un bambino, a un salmo ortodosso e a canti in basco e occitano, fino alla processione conclusiva. Il Coro per i due concerti accoglie infatti, fra gli artisti italiani del Coro Cherubini e del Coro Cremona Antiqua preparati da Antonio Greco, anche artisti ucraini del Coro del Teatro dell’Opera Nazionale d’Ucraina “Taras Shevchenko” guidati da Bogdan Plish. Gli stessi che parteciparono al concerto dell’Amicizia a Kiev nel 2018 e che questa primavera sono stati accolti a Ravenna anche grazie all’impegno di Cristina Mazzavillani Muti, fondatrice di Ravenna Festival. L’appuntamento a Loreto è reso possibile dal determinante contributo della Regione Marche e dal sostegno di Bper Banca e di Rai, che trasmetterà il concerto sulla prima rete, integrato con immagini da Lourdes.

Gli interventi

Presente il governatore Francesco Acquaroli che si è detto orgoglioso per Loreto di ospitare un tale evento. «Credo che questo evento sia un messaggio di speranza, di amicizia e di pace – ha affermato l’arcivescovo monsignor Fabio Dal Cin -. Qui in questo santuario è custodita la Santa Casa, luogo che rappresenta il desiderio di armonia che vive in ogni nostra casa. Da questa Santa Casa anche attraverso il linguaggio della musica riparte un messaggio di pace, di fratellanza e di umanità rinnovata che si ritrova ad affrontare delle sfide che preoccupano: proprio per la presenza di queste preoccupanti sfide come la guerra scoppiata nel cuore dell’Europa, questo momento musicale diventa un’importante occasione per fare spazio alla speranza. La musica diventa un grande veicolo di comunicazione, perché tocca il cuore delle persone e come ogni arte è sempre un riflesso della bellezza di Dio». Il sindaco Moreno Pieroni ha aggiunto: «È un’iniziativa di enorme valore spirituale, culturale, musicale, destinata ad andare al di là dei confini della nostra città e delle stesse Marche. Loreto si riconferma il grande Santuario internazionale che da secoli rappresenta il senso dell’accoglienza e della pace per milioni di fedeli e di persone in tutto il mondo. Ringrazio il Maestro Muti per aver scelto la nostra per questo concerto che è anche un pellegrinaggio ideale tra luoghi che sono nel mondo simbolo di pace, incontro tra i popoli, di grandi eventi che hanno cambiato la storia. Mi fa anche particolarmente piacere il doppio appuntamento con Lourdes, che va a rinsaldare i legami di amicizia e sintonia che Loreto ha da sempre con la città santuario francese. Un grazie particolare vorrei esprimerlo verso la Delegazione Pontificia e la Regione Marche, per aver reso possibile questo evento di eccellenza assoluta oltre che di elevatissimo spessore spirituale e simbolico». L’assessore alla Cultura Francesca Carli ha detto: «Ospitare a Loreto i Concerti dell’amicizia è al tempo stesso un onore, un privilegio e anche una grande responsabilità morale, che ci tocca da vicino in questi tempi così difficili e che siamo pronti a cogliere. Da sempre credo nella musica come uno strumento potentissimo per creare ponti e cancellare le divisioni, un vero strumento di pace. Il maestro Riccardo Muti rende la nostra città una delle pietre miliari dello storico e bellissimo percorso di solidarietà nato con il progetto Le vie dell’Amicizia nel 1997, un progetto che ha toccato i luoghi più simbolici del mondo, da Sarajevo a Ground zero a New York, fino alla stessa Kiev. Non possiamo che ringraziarlo e mostrargli tutta la nostra riconoscenza per aver colto lo speciale carisma di Loreto, da sempre città dell’accoglienza e per averci ricordato ancora una volta come il linguaggio universale della musica sia in grado di superare ogni confine di razza, cultura e credo religioso».

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