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Loreto, le Opere laiche puntano sul “bio” con un progetto che valorizza lo scarto

Grazie ad un bando interamente finanziato dalla Regione Marche con fondi Ue, Fondazione Opere laiche e Casa Hermes di Loreto, è divenuta capofila di un progetto di promozione dell'economia circolare

La sede della fondazione Opere laiche lauretane

LORETO – Grazie ad un bando interamente finanziato dalla Regione Marche con fondi Ue pari ad un importo di oltre 350mila euro, Fondazione Opere laiche e Casa Hermes di Loreto, è divenuta capofila di un progetto regionale finalizzato a valorizzare lo scarto organico agro-industriale nell’ambito dei principi dell’economia circolare, settore che Bruxelles segue con particolare interesse. L’agricoltura sostenibile sul territorio lauretano accelera insomma e consolida le proprie radici promuovendo nuove pratiche bio.

Il progetto, realizzato nell’ambito del programma di Sviluppo rurale 2014/2020, rappresenta una nuova formula sperimentale attuata su diversi ma complementari campi d’azione che hanno in comune la valorizzazione dei sottoprodotti della filiera agroalimentare inseriti in un’ottica di un maggiore utilizzo della bio raffineria e dei distretti energetici. «Questo significa poter dare un contributo significativo al nostro territorio in fatto di autosufficienza energetica, conduzione virtuosa dei terreni agricoli, auto produzione di fertilizzanti naturali, produzione di bio molecole ad alto valore aggiunto», spiega il presidente Paolo Casali. «La Fondazione, nell’ambito del progetto, ha messo a disposizione un appezzamento di terreno agricolo nel quale è già iniziata la sperimentazione sulla buona conduzione dei terreni e gli effetti sulla sostanza organica», chiarisce il consigliere delegato Mario Serenelli. In collaborazione con il Crea di Bologna vengono seguite tecniche di agricoltura conservativa con apporto di sostanza organica, tramite digestato, e con l’utilizzo di colture da sovescio, si garantisce la copertura vegetale del terreno, anche nei periodi invernali, per contenere il dilavamento degli elementi chimici presenti e di migliorare le caratteristiche fisiche del terreno stesso.