LORETO – È stato presentato oggi, 17 maggio, a Loreto “Il precursore”, il docufilm sulla vita di Giovanni Battista, figura biblica che ha svolto un ruolo chiave nella storia del Cristianesimo dal battesimo di Gesù e che nel progetto filmico emerge a livello umano. Nella sala Paolo VI della città mariana, con il supporto della Diocesi e di Ubi banca, è stato dato il via alla presentazione del film che sarà proiettato domani sera, sabato 18, alle 21 al cinema Excelsior di Macerata.
Le Marche si sono fatte set l’estate scorsa diventando come la Palestina di duemila anni fa. Diverse scene sono state girate all’interno del Bastione Sangallo di Porta Marina a Loreto dagli attori Francesco Castiglione, presente oggi, nei panni di San Giovanni, e Luca Capuano. Il forte Altavilla di Pietralacroce è diventato sia la casa del padre del santo, Zaccaria, che il percorso dal palazzo di Erode alla cella del Battista, il bastione di Loreto le carceri e l’interno del palazzo di Erode. Sul fiume Potenza, come il Giordano, a Passo di Treia, Castiglione ha camminato a piedi nudi sulle pietre per il battesimo, e le cave della ditta Palmucci a Cingoli sono diventate il deserto.
Ad aprire l’appuntamento monsignor Fabio Dal Cin, arcivescovo delegato pontificio di Loreto, e monsignor Dario Edoardo Viganò, assessore del Dicastero per la comunicazione della Santa Sede. Il film è prodotto dalla Fondazione vaticana San Giovanni XXIII e Officina della comunicazione (Nicola Salvi ed Elisabetta Sola), in collaborazione con Vatican media, nel quadro della partnership con il Dicastero per la comunicazione della Santa Sede, ed è realizzato con il supporto di Fondazione Marche cultura – Marche film commission. Con gli attori e lo staff il gruppo è formato da circa 50 persone tra cui 17 attori e 50 comparse, tutte del posto, italiani e stranieri, diretti dal regista Omar Presenti.
«Grazie alla Santa Sede per aver scelto questa terra e una figura tanto profetica, attuale», ha detto l’arcivescovo. Monsignor Viganò ha definito il film un “precursore marchigiano”: «È stato reso omaggio a una figura “seconda” ma centrale nella storia del Cristianesimo, rara da individuare nel cinema». Presenti anche Roberto Gabrielli, direttore Mat Marche e Abruzzo per Ubi, Stefania Benatti, direttore Fondazione Marche cultura, e il presidente della Fondazione Renato Poletti.