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Loreto, soffre di ernia e attende per ore l’automedica: la denuncia del figlio

Protagonista malaugurato stavolta è stato il padre dell’ex consigliere comunale loretano del Movimento cinque stelle Paolo Serenelli, che oggi racconta quello che è successo

Automedica

LORETO – C’è un altro caso che mette in luce le difficoltà della sanità in Valmusone a far fronte alle tante richieste che arrivano da pazienti di un bacino, quello della zona a sud di Ancona, che raccoglie quasi centomila residenti.

Protagonista malaugurato stavolta è stato il padre dell’ex consigliere comunale loretano del Movimento cinque stelle Paolo Serenelli che oggi, 4 febbraio, racconta quello che è successo: «Mio padre si doveva operare di ernia, aveva l’appuntamento con il chirurgo il 3 settembre scorso ma causa Covid tutto è stato prorogato a data da destinarsi. Stanco del prorogarsi della situazione, mi decido a telefonare al 118 (ore 10.15), spiego con dovizia di particolari la situazione e mi dicono che hanno l’automedica fuori e che non sanno quando rientrerà. Ore 11.15, visto che l’automedica non si fa vedere, richiamo il 118, hanno diverse emergenze e quindi non sanno ancora quando verranno. Il ragazzo gentile che mi risponde al telefono mi dice che avrebbe cambiato il codice di emergenza ed entro 20 minuti sarebbero venuti a prenderlo. Dopo una decina di minuti vengo richiamato dal 118 che mi dice che hanno diverse emergenze e deve decidere a chi mandare l’automedica».

A mezzogiorno l’automedica arriva e l’uomo viene portato all’ospedale di Osimo per la visita. «In primis ho pensato a quanto deve essere frustrante per la persona che risponde al 118 dover decidere in autonomia “chi salva e chi no” e che ogni errore di valutazione peserà nella sua coscienza. La cosa più grave è come può un territorio così vasto come la Valmusone avere solo un’automedica. Decenni di tagli alla sanità hanno portato a questa situazione».