FABRIANO – Delineata una road map per fare fronte comune e salvaguardare l’ospedale Engles Profili. Tra gli step da fare, un documento da far approvare dai consigli comunali di Fabriano, Sassoferrato, Genga, Cerreto D’Esi e Serra San Quirico, solo per citarne alcuni; inoltre, civico consesso aperto, probabilmente a gennaio prossimo.
Durante l’ultima conferenza dei capigruppo è stato condiviso un percorso politico-istituzionale per affrontare la situazione sempre più critica dell’ospedale Engles Profili di Fabriano.
«In un’ottica di collaborazione e sinergia abbiamo voluto coinvolgere i Comuni dell’entroterra montano, interessati alle medesime problematiche, per fungere da massa critica nei confronti delle politiche regionali in tema di sanità – evidenzia la presidente del consiglio comunale di Fabriano, Giuseppina Tobaldi –. Presumibilmente a inizio 2020 verrà discusso in Consiglio regionale il Piano sanitario regionale, nel quale è stato inserito l’emendamento Volpini, poi superato da altri interventi emendativi (sub-emendamenti): il contenuto di tali emendamenti è l’ipotesi di individuazione di un’area vasta montana. Al fine di dare corpo e sostanza reali a tali ipotesi, ogni gruppo politico farà riferimento ai propri rappresentanti in Consiglio regionale, ai quali si chiede di proporre in quella sede emendamenti sostanziali che impegnino la Giunta regionale nel senso di una tutela del diritto alla salute in tutto il territorio, senza distinzioni».
Quali sono le tappe del percorso?
«Abbiamo favorevolmente accolto il documento proposto dal consigliere di Associazione Fabriano Progressista Vinicio Arteconi e l’abbiamo inviato ai Sindaci del territorio con preghiera di coinvolgere le capigruppo dei rispettivi Comuni e invitandoli, se lo ritengono opportuno, a integrare il testo. Nella prima settimana di dicembre i Sindaci saranno invitati a Fabriano per delineare la stesura definitiva del documento e decidere la data del Consiglio comunale aperto».
Successivamente, il documento condiviso sarà inviato ai Consiglieri regionali «ai quali si chiederà di farsi portavoce delle legittime richieste di un intero territorio nella sede istituzionale del Consiglio regionale nell’ambito della discussione del Piano sanitario della Regione Marche».
Il Consiglio comunale aperto sarà convocato in una data precedente l’approvazione del Piano sanitario regionale e al quale saranno invitati esponenti della Regione – Consiglio e Giunta – e i vertici dell’Asur. «Il Consiglio comunale aperto è l’ultima tappa di un percorso che per essere incisivo deve agire da stimolo nei confronti del contesto istituzionale dove le decisioni verranno prese. Diversamente sarebbe un’iniziativa velleitaria e fondamentalmente inutile. Ed è evidente che non abbiamo bisogno di iniziative di facciata. Inoltre dal momento che la situazione dell’ospedale evolve quotidianamente purtroppo in senso negativo, abbiamo invitato Giovanni Guidi, direttore dell’Area Vasta 2, a riferire, nel prossimo Consiglio comunale del 28 novembre, sulla situazione del nosocomio cittadino», conclude Tobaldi.