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Lupa investita a Fabriano: il Cras Marche invita gli automobilisti alla prudenza

L'animale giaceva lungo la strada provinciale 256 Muccese in località Borgo Tufico. Interessate dell'accaduto anche le forze dell'ordine per cercare di risalire al responsabile

Lupo (foto di repertorio)

FABRIANO – «Monitorare la zona, ma solo al fine di raccogliere dettagli e informazioni sulla presenza di cuccioli i quali non verranno assolutamente disturbati». Questa la precisazione del Cras Marche all’indomani della scoperta della mamma lupa trovata morta a Borgo Tufico di Fabriano, probabilmente investita da un mezzo in transito. «Ogni nostro intervento avviene nel rispetto assoluto dei protocolli stabiliti dagli organismi scientifici preposti per la gestione di specie di interesse conservazionistico come il lupo», proseguono dal Centro di Recupero Animali Selvatici Regionale.

Il ritrovamento della lupa è avvenuto nella giornata di ieri, 9 luglio. A segnalare il tutto, gli operai dell’Anas che hanno allertato il Cras Marche. «Siamo intervenuti per il recupero di un esemplare di lupo, Canis lupus italicus, rinvenuto morto, presumibilmente per sinistro stradale giacché giaceva lungo la strada provinciale 256 Muccese in località Borgo Tufico, a Fabriano, in prossimità del confine con il parco regionale Gola della Rossa e di Frasassi», confermano gli operatori. Un bellissimo esemplare femmina con evidenti segni di allattamento.

«I cuccioli nati nel mese di maggio sono ancora molto piccoli pertanto, in collaborazione con il personale del parco, provvederemo al monitoraggio dell’area al fine di recuperare gli eventuali cuccioli di lupo rimasti», la rassicurazione dal Cras Marche. Ma sempre nel rispetto dei protocolli. Infatti, gli eventuali cuccioli sarebbero già svezzati e, quindi, grazie alla perfetta organizzazione del branco di lupi, possono sopravvivere alla perdita della loro madre, aiutati da tutti.

Dell’episodio sono state interessate anche le forze dell’ordine presenti a Fabriano al fine di ricostruire la dinamica del probabilissimo investimento e, magari, anche intercettare il responsabile. «Vogliamo cogliere l’occasione per raccomandare di moderare sempre la velocità lungo le strade al fine di limitare il rischio di collisione con gli animali selvatici, come nel caso del Lupo italico appenninico, specie particolarmente protetta», concludono gli operatori del Centro di Recupero Animali Selvatici Regionale.

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