Lutto a Montecassiano: si è spento ieri, 12 maggio, all’ospedale di Camerino, all’età di 67 anni, Graziano Pallotto, ex sindaco della città ed ex consigliere provinciale di Macerata. Pallotto, punto di riferimento del Velo Club Montecassiano – di cui è stato presidente per molti anni – è deceduto nel nosocomio camerte dove era stato ricoverato dopo aver contratto il Covid-19.
«Non c’è stato giorno dopo il suo ricovero in ospedale che in tanti, me compreso, non lo abbiano pensato o abbiano pregato perché potesse guarire – le parole del sindaco di Montecassiano Leonardo Catena -. Un uomo per bene, mosso da buoni sentimenti, un ottimo amministratore che per ben 12 anni è stato sindaco del nostro comune. Impegnato come dirigente in regione si è occupato di agricoltura con passione e professionalità. Per me e per la mia famiglia anche un caro amico. Ho iniziato il mio impegno politico al suo fianco in consiglio comunale. Da lui ho imparato ad affrontare una discussione politica con garbo e decisione. Ho ascoltato i suoi consigli nei passaggi difficili. Ha dato un contributo decisivo al mondo delle associazioni, in particolare nel ciclismo come presidente del VeloClub e animatore della corsa di San Giuseppe. Qualche anno fa gli avevo chiesto di darci una mano come presidente del consorzio stradale e con la solita generosità e senso delle istituzioni ci aveva dato la sua disponibilità. Una grave perdita per la comunità. Cercheremo di tenere vivo il tuo ricordo, come uomo al servizio della comunità con la capacità di mediare e unire le persone. Un abbraccio alla sua famiglia in questo momento di dolore» le commosse parole del sindaco.
Sempre attivissimo e membro del direttivo del Velo Club di Montecassiano, Pallotto lascia un vuoto incolmabile nell’associazione sportiva. Il ciclismo marchigiano perde un grande dirigente dal comportamento sempre cortese e gentile, una gran brava persona come sottolinea in una nota il presidente regionale FCI Marche Lino Secchi: «Rimarrà indimenticabile per me l’ultima telefonata che gli ho fatto quando era a casa con la febbre, le sue parole di consapevolezza dei rischi per la sua persona e la preoccupazione rivolta anche alla propria anziana mamma non autosufficiente che assisteva con amore. Dopo alcuni giorni di ricovero, quando le sue condizioni non erano ancora gravi, saprà infatti della morte della mamma sempre per Coronavirus. Grazie alla sua illuminata guida, il Gran Premio San Giuseppe, l’importante classica dilettantistica di primavera, ha raggiunto grandi successi con la partecipazione dei più promettenti corridori italiani e stranieri che poi diventavano spesso protagonisti di primo livello nel professionismo – continua Secchi -. Graziano si era appassionato nel suo ruolo di dirigente del suo Club che svolgeva con grande competenza e passione seguendo in prima persona tutte le incombenze del sodalizio anche in questi due anni in cui aveva voluto rinunciare alla presidenza per far crescere qualche altro dirigente.
All’inizio di quest’anno, era riuscito a organizzare un evento propedeutico della ricorrenza della sessantesima edizione del Gran Premio San Giuseppe con la presenza di Vincenzo Nibali e aveva organizzato un secondo appuntamento per il 20 marzo; un convegno sulla storia dei sessanta anni del Gran Premio insieme alla ricorrenza del sessantesimo anniversario dalla morte di Fausto Coppi con la presenza di relatori e giornalisti. Tutto fu rinviato per il Coronavirus ma con la volontà di riproporlo dopo l’estate. Purtroppo non lo potrà fare di persona, ma speriamo che dall’aldilà possa aiutare i suoi colleghi della società, smarriti e addolorati, a riprendere e continuare il cammino sportivo. A nome di tutto il consiglio regionale del ciclismo marchigiano e mio personale ci stringiamo attorno alla moglie, alla figlia e a tutta questa famiglia, colpita tra l’altro alcuni anni fa dalla perdita improvvisa del giovane figlio» conclude il presidente.
L’assessore regionale Angelo Sciapichetti ha affidato alla sua pagina social un ricordo commosso di Pallotto. «Una persona speciale, protagonista di tante battaglie portate avanti prima come sindaco di Montecassiano per 12 anni, poi come consigliere provinciale, direttore dell’Assam, dell’Unione provinciale cooperative e di tante altre iniziative nel mondo dello sport in particolare nel mondo del ciclismo. Io voglio ricordarlo come un fratello maggiore che mi ha sempre aiutato, spinto, sostenuto; ha condiviso con me tutte le fasi della vita politica, dalla DC al Partito popolare, dalla Margherita all’approdo finale nel PD. Lui a ogni iniziativa c’era sempre, con convinzione, serietà, lealtà. Figlio della nostra terra ha saputo guadagnarsi la stima di amici e avversari. Era un punto di riferimento per tutti Graziano. Quando c’era un problema lui cercava sempre con determinazione la soluzione, la mediazione tra parti che potevano apparire distanti. Ci ha trasmesso i valori della solidarietà, della cooperazione, dell’amicizia».
«Il virus lo ha voluto portar via ad un’età in cui aveva molto da dare e da insegnare. Si, perché con la sua generosità aveva ancora molto da dare a tutti noi. Oggi sono qui a piangerlo insieme a tanti amici che come me avrebbero voluto stringergli la mano, salutarlo per l’ultima volta, solo per dirgli grazie a nome di una comunità grata. Non ci rimane invece che ricordarlo in silenzio, con una preghiera. Sei stato un esempio in famiglia e nella società civile. Ci mancherai, mancherai alla tua Montecassiano ma noi non potremo dimenticarti perché sei stato un galantuomo, una persona seria come se ne trovano poche; ti sei speso fino alla fine per il bene comune. E pensare che l’ultima volta che ci siamo sentiti ti sei preoccupato per me perché avevo molto da fare e invece tu eri già stato aggredito dal mostro che ti ha strappato dalla famiglia e dalla nostra comunità» conclude il ricordo dell’assessore.