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Fabriano, dal M5S la proposta: le Marche inserite nella Politica di Coesione e negli incentivi fiscali per il Sud

La parlamentare pentastellata, Patrizia Terzoni, ha depositato una mozione ad hoc per conseguire questo obiettivo. Anche la consigliera regionale, Simona Lupini, concorde

Fabriano (Foto di Theluoz, licenza Creative Commons, Wikipedia)

FABRIANO – Dopo la fumata grigia, se non addirittura nera, in merito alla vertenza Elica, a intervenire è la consigliera del Movimento 5 Stelle Simona Lupini, seguito dell’incontro di ieri, 14 giugno, in Regione fra azienda e sindacati. La multinazionale di Fabriano lo scorso 31 marzo ha annunciato il proprio piano strategico 2021-2023 nel quale si prevede: 409 esuberi su 560 totali dipendenti del comprensorio, chiusura dello stabilimento a Cerreto D’Esi e delocalizzazione del 70% delle produzioni effettuate oggi nei siti di Fabriano, Cerreto e Mergo.

Vertenza Elica, l’iniziativa di Fabriano

Simona Lupini

«I sindacati hanno ragione a sollecitare una riflessione e dei provvedimenti specifici sulla competitività – dice Lupini -: le nostre produzioni tradizionali hanno perso posizioni nell’economia globale, e tante aziende, dalle grandi alle micro, si sono trovate spiazzate e sono entrate in crisi, o hanno delocalizzato. Il terremoto è stato un altro colpo tremendo. Una difficoltà certificata anche dalla Commissione UE, che ha collocato le Marche tra le Regioni in Transizione: ed è effettivamente un percorso di trasformazione e transizione quello che dobbiamo affrontare, non possiamo più accontentarci di interventi limitati».

Auspicando la pronta convocazione del tavolo di crisi al Mise, la pentastellata consigliera regionale rilancia sull’appuntamento organizzato a Fabriano per il prossimo venerdì 18 giugno. «Sia dalla maggioranza sia dal PD sono arrivate proposte sulle ZES (Zone Economiche Speciali), e per discutere di come rilanciare il distretto fabrianese il Comune ha organizzato per il prossimo 18 giugno alle 16 una tavola rotonda a cui parteciperanno la Regione Marche, Università, sindacati e associazioni di categoria, sindaci e rappresentanti istituzionali, con l’avallo e la presenza della viceministra dello Sviluppo economico Alessandra Todde e della sottosegretaria al Lavoro Rossella Accoto. Avere qui le rappresentanti del Governo e metterle a un tavolo con chi lavora, chi produce e chi può fornire nuove soluzioni tecnologiche e organizzative, ci permetterà di calare nel concreto la discussione sulla riconversione economica: sono molto felice di questo punto di partenza, per cui mi sono spesa in prima persona».

La proposta: inserire le Marche negli incentivi per il Sud

La proposta dei 5 Stelle è coordinata a livello regionale e nazionale. «Insieme con Patrizia Terzoni, che ha depositato una mozione alla Camera, ci stiamo muovendo per chiedere alla conferenza Stato-Regioni e al Governo di essere coerente con le indicazioni dell’Unione Europea e inserire le Marche nella Politica di Coesione e negli incentivi fiscali per il Sud, come il taglio dei contributi sui nuovi assunti. Taglio del costo del lavoro, incentivi sugli investimenti, bandi mirati per sostenere il reshoring e la reindustrializzazione o per spingere la trasformazione digitale: misure del genere avrebbero un impatto strutturale e darebbero nuova competitività a imprese e lavoratori», conclude Simona Lupini.