MACERATA- «La proposta della Lega vuole essere una candidatura di tutto il centrodestra o la Lega pensa di andare da sola? Ci dica Marchiori cosa vuol fare. Non appare chiaro, visto che ha dichiarato di aver pronto anche il programma. Vuol andare solo?». A domandarselo sono i rappresentanti maceratesi di Fratelli D’Italia, Idea Macerata, Città Viva, Comitato Anna Menghi, Nuovo CDU e Forza Italia, dopo l’annuncio della Lega di proporre il consigliere di minoranza Andrea Marchiori come candidato del centrodestra alle prossime elezioni amministrative.
Ieri sera si è infatti svolto un tavolo di confronto tra i rappresentanti locali del centrodestra che ha portato a formulare la domanda agli esponenti del Carroccio. «L’impegno assunto al tavolo del centrodestra era quello dell’unità di tutte le forze e la condivisione delle scelte. È ancora valido? – si chiedono gli alleati -. La Lega ha dapprima disertato molte riunioni, dichiarando che bisognava aspettare prima il voto in Umbria poi quello dell’Emilia. Poi autonomamente ha annunciato il proprio candidato. È condivisione delle scelte questa? Il centrodestra non è all’anno zero, non c’è sembrato un lavoro inutile quello del tavolo, purtroppo la Lega sembra non averlo apprezzato».
Si chiedeva una scossa ma la scossa, arrivata venerdì scorso dalla sede della Lega in via Roma a Macerata, non è piaciuta agli alleati. «Se poi qualcuno pensa di essere forte e vuole andare per conto suo può dirlo e lo fa – ha osservato il consigliere Maurizio Mosca -. Ovviamente non parliamo di spaccatura perché non c’è niente contro il nome che è stato proposto, quello che si discute è il metodo dato che c’era un tavolo di confronto».
«La situazione del centrodestra è in un momento di estrema delicatezza – ha aggiunto la consigliera Anna Menghi -. Io personalmente prediligo le idee e i progetti e forse in questo siamo un po’ indietro; se anteponiamo la persona alle idee abbiamo già sbagliato nonostante Arrigoni abbia parlato chiaramente del fatto che non c’è stato nessuno strappo. Mi auguro che ci sia una volontà unitaria di costruire un progetto solido per mandare a casa il centrosinistra».