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Macerata 2020, Cherubini (M5S) scende in campo: «Competenza e professionalità, basta al clientelismo strisciante»

Il rappresentante locale dei pentastellati ha ufficializzato la sua candidatura alle prossime elezioni comunali senza risparmiare critiche agli avversari del centrosinistra soprattutto sulle tematiche ambientali

Da sinistra Messi, Cherubini e Boccia

MACERATA – «Non ambisco a fare carriera politica ma spero di dare un contributo importante a questa città cercando di rimanere incastrato nella politica di questi anni». Roberto Cherubini ha ufficializzato la sua candidatura a sindaco del Movimento 5 Stelle per le prossime elezioni comunali con (per ora) due liste: quella dei pentastellati e “Macerata per l’Ambiente”. «C’è stato anche un dialogo con due liste civiche che però non ha avuto un buon esito per varie ragioni – ha aggiunto -. Sicuramente se c’è una sinistra che preferisce noi all’attuale sinistra ci saranno dei motivi». Al suo fianco questa mattina, in conferenza stampa, i consiglieri Carla Messi e Andrea Boccia.

«Già un nutrito gruppo di persone ha deciso di metterci la faccia ma non bastano e speriamo che altri potranno unirsi al nostro progetto – ha sottolineato Cherubini che poi non ha risparmiato critiche agli avversari del centrosinistra soprattutto sulle tematiche ambientali -. Escludo da questa osservazione David Miliozzi che ha sempre dimostrato la sua sensibilità ma gli altri tre (Ricotta, Pantanetti e Monteverde, ndr) continuano a proporre idee che noi abbiamo già proposto in passato e che loro hanno sempre bloccato in Consiglio comunale. Ai tre candidati che si improvvisano ecologisti dico che il cambiamento va messo in atto e non parcheggiando il proprio suv sotto Palazzo Conventati per poi andare a parlare, nelle conferenze stampa, di sostenibilità».

Cherubini ha poi parlato della necessità da parte dei maceratesi di «una politica molto diversa che metta da parte un clientelismo strisciante e metta invece al centro competenza e professionalità. Viviamo in una città in grandi difficoltà che perde commercianti, perde cittadini e perde nello sport. Per non parlare del piano casa che se verrà attuato massacrerà i quartieri. Noi crediamo di rappresentare l’alternativa a questa decadenza ma anche una decisiva alternativa alle destre che strillano molto e propongono una città divisa che non è possibile definire comunità».

«Partiremo dal rendere nuovamente attraenti piazze, parchi e luoghi speciali per far sì che le persone si incontrino: trasformare i sottopassi il luoghi che raccontino la nostra tradizione con foto e storia della città – ha sottolineato il candidato dei Cinque Stelle -. Ugualmente portare avanti le politiche giovanili e far scendere la cultura nei luoghi all’aperto e non che rimanga solo riservata per alcuni. Creare una “Macerata città della musica e delle arti” per tutto l’anno che faccia respirare musica a chiunque evitando il turismo mordi e fuggi e coinvolgendo l’intero territorio. Far uscire poi l’opera dall’Arena per non lasciare che la cultura diventi elitaria».

«Altro aspetto fondamentale è il riconoscimento della Competenza e della professionalità e il contemporaneo abbandono di un clientelismo dilagante del quale anche Macerata è vittima – ha aggiunto Cherubini -. Mettere quindi sul tavolo tutti i contributi alle associazioni e ai privati per valutarne l’efficacia e modificare il metodo di assegnazione. Dovrebbe essere creato un tavolo permanente con le associazioni che non avvantaggi qualcuno ma che aiuti tutti».

E ancora la «ruralità che va messa al centro dell’attenzione – ha continuato l’esponente del Movimento 5 Stelle -. Il lavoro agricolo potrebbe assumere dei connotati straordinari e di giustizia sociale che oggi sono lontani. Sarebbe auspicabile una cooperativa di comunità tra produttori e consumatori che possa offrire a tutti i maceratesi prodotti locali a prezzi accettabili. Vanno poi proposti dei percorsi ciclopedonali per rendere attraente la città anche pensando al restauro delle fonti cittadine».

Cherubini ha poi concluso toccando tre punti che «per noi sono da sempre pregnanti: lo sguardo verso i più deboli, la partecipazione e la sostenibilità ambientale. Non però interventi a pioggia ma interventi strutturali, finalizzati e condivisi con la rete degli operatori del sistema sociale. Dobbiamo quindi coinvolgere le organizzazioni “non profit del terzo settore”, chiedendo loro di poter svolgere degli interventi da parte dell’amministrazione in base alla loro natura».

«Che ci sia poi un piano per l’abbattimento delle barriere architettoniche e che la città venga invogliata a scegliere forme di trasporto alternative che vadano nella direzione della sostenibilità ambientale – ha proseguito Cherubini -. Oggi l’abbonamento ai parcheggi costa 15 euro l’abbonamento al bus ne costa 30; è ovvio che in questo modo solo chi ha una forte sensibilità ambientale sceglierà forme alternative di spostamento».

Infine «la partecipazione che è il nostro cavallo di battaglia – ha concluso il candidato sindaco pentastellato -. Istituiremo una sorta di comitati di quartiere che permettano ai cittadini di confrontarsi. Pensiamo che a tutti i livelli l’amministrazione debba avere un proficuo dialogo con chiunque rappresenti un interesse, siano esse associazioni di categoria o vie di commercianti perché si arrivi insieme a decisioni senza tensione. È il difficile lavoro della partecipazione che però va fatto per acuire la distanza tra palazzo e cittadini».