Attualità

L’economia al servizio del bene comune, convegno a Unimc

Lunedì 26 novembre, a Macerata, confronto tra esperti e imprenditori sul tema “Etica & finanza” organizzato dalla cattedra di diritto tributario e dalla FinLABOsim, in collaborazione con l’università Cattolica del Sacro Cuore, Avvenire e Ucid

Giuseppe Rivetti

MACERATA – Lunedì 26 novembre, alle 16, all’auditorium dell’Università di Macerata (via P. Matteo Ricci n. 2), si svolgerà il convegno “Etica & Finanza”, organizzato dalla cattedra di diritto tributario di Unimc e dalla FinLABOsim, in collaborazione con l’Università Cattolica del Sacro Cuore, il quotidiano nazionale Avvenire e l’Unione Cristiana Imprenditori Dirigenti Ucid.

I promotori, Alessandro Guzzini, amministratore delegato FinLABOsim, e Giuseppe Rivetti, professore di diritto tributario, sottolineano l’attualità e la rilevanza della tematica.

I lavori saranno introdotti dai saluti del rettore Francesco Adornato, del vescovo di Macerata, Tolentino, Recanati, Cingoli e Treia Nazzareno Marconi e del direttore del Dipartimento di Giurisprudenza Stefano Pollastrelli. A seguire, gli interventi sul tema “Un sistema economico-finanziario al servizio del bene comune”, di Claudio Giuliodori, assistente ecclesiastico generale dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, di Livio Gualerzi, responsabile per la gestione delle risorse finanziarie e per i progetti speciali Cei e di Pietro Saccò, giornalista, caposervizio di Avvenire.

A concludere, una tavola rotonda dove si confronteranno, sulla tematica “Etica e finanza: necessità o virtù?”, Manlio D’Agostino Panebianco, segretario generale Ucid nazionale, Paola Cricco, Unità di informazione finanziaria per l’Italia, Alessandro Guzzini e Giuseppe Rivetti. Modera Piero Chinellato, direttore di EmmeTv.

In un sistema economico sempre più globalizzato – spiegano i promotori, Alessandro Guzzini e Giuseppe Rivetti – risulta fondamentale non rassegnarsi all’idea di una finanza distante o indifferente ai principi dell’etica, partendo dal presupposto che l’agire economico rappresenti anche un fatto etico. Peraltro, ogni sistema legittima la sua esistenza non solo attraverso la mera crescita quantitativa degli scambi, ma anche in rapporto alla capacità di produrre sviluppo per la collettività. Benessere e sviluppo si sostengono a vicenda e, in questa prospettiva, le politiche devono evitare di privilegiare l’interesse economico e tendere a realizzare il bene comune.