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Da Macerata a Matera. Ecco “Operattivamente” per avvicinare i più piccoli all’opera lirica

Il progetto realizzato dall'Università di Macerata insieme all'azienda Esserci, e sostenuto dalla Regione, presentato nella Capitale italiana della Cultura 2019. È stato selezionato tra oltre 120 proposte per far parte dell'iniziativa europea "Get Close to Opera"

MACERATA – L’Università di Macerata a Matera con il programma educativo “Operattivamente”, selezionato tra oltre 120 proposte per far parte del progetto europeo “Get Close to Opera”.

“Operattivamente” è un programma educativo dell’Università di Macerata, ed è stato selezionato tra oltre 120 proposte per far parte del progetto europeo “Get Close to Opera”, lanciato per Matera, Capitale europea della cultura 2019, allo scopo di per aprire le porte dei Teatri dell’Opera ripensandoli come spazi di innovazione sociale e luoghi di inclusione, di scambi culturali, di apprendimento.

Il progetto “Are-Nati: Ampliamento dei pubblici all’arena dello Sferisterio”, quindi, dopo essere approdato alla Boston University come presentazione scientifica, sarà ospite questa settimana della cittadina lucana. La dottoranda Sara D’Angelo presenterà i fondamenti teorici, la metodologia messa a punto e alcuni risultati del percorso di dottorato Eureka, co-finanziato dalla Regione e dall’azienda Esserci di Macerata. Il progetto, coordinato da Paola Nicolini per l’ateneo e da Carlo Scheggia per l’azienda, è incentrato sul tema dell’avvicinamento di un pubblico di bambine e bambini all’Opera Lirica tramite la narrazione delle storie che essa racconta.

«Operattivamente – spiega la professoressa Nicolini – è il formato scelto per un programma educativo basato sul coinvolgimento dei più piccoli attraverso un approccio ludico nei confronti all’Opera Lirica, declinato in differenti attività che fanno riferimento alla teoria di Jerome Bruner per gli aspetti della narrazione come strumento di facilitazione nell’ingresso a forme anche complesse di realtà. La possibilità di interagire con i contenuti che l’opera metta in scena in modo ampio e inclusivo è invece affidata alla teoria delle intelligenze mutliple di Howard Gardner».

Il percorso di sensibilizzazione coinvolge non solo i più piccoli, ma anche gli studenti universitari, chiamati a studiare le trame delle opere e a riscriverle per renderle fruibili alle capacità di comprensione di bambini e bambine fin dai primi anni di vita. Alcune esperienze sono state infatti condotte anche in scuole dell’infanzia del territorio maceratese.

Il prodotto più tangibile del progetto è la serie dei libricini pubblicati grazie alla collaborazione con Eum – Edizioni Universitarie Maceratesi, che quest’anno verrà ampliata con la narrazione delle opere in programma nella prossima stagione dell’Arena Sferisterio: Il flauto magico, La Traviata e l’Elisir d’amore. Le attività con i bambini e le bambine saranno ripetute a Macerata, come negli anni scorsi, all’interno del programma dell’Opera Off.