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Macerata, nuove scritte offensive contro Pignataro. Indaga la Procura

Questa volta sono apparse sulle mura in vicolo Cassini in pieno centro storico cittadino. Il Questore era finito nel mirino dopo la sua battaglia contro la cannabis light

MACERATA – «Nessuna minaccia può ostacolare i miei doveri di salvare la vita di qualche ragazzo». Così il Questore di Macerata Antonio Pignataro dopo le nuove scritte offensive nei suoi confronti apparse ieri (29 ottobre) in una parete delle storiche mura in vicolo Cassini, in pieno centro storico a Macerata. Proprio quando sembrava che le offese nei suoi confronti fossero cessate è riapparsa una nuova scritta. Il Questore era finito nel mirino in seguito alla strenue e coraggiosa battaglia ingaggiata contro le droghe e in particolare contro il prolificare dei negozi di cannabis light. In passato altre scritte ingiuriose erano comparse in altre zone del maceratese.

Minacce che non scoraggiano il Questore che anzi «rappresentano un motivo maggiore per andare avanti con ulteriore determinazione e coraggio nel contrasto allo spaccio e alla vendita della marijuana light al fine di evitare che tante famiglie entrino nella tribolazione vedendo i propri figli drogati e votati all’autodistruzione».

Pignataro ricorda le parole del capo della polizia Gabrielli: «Il peggiore dei mali possibili dei nostri tempi è l’indifferenza, è il girarsi dall’altra parte e il non fare scelte di campo che siamo chiamati a fare». «La lotta alla criminalità, la lotta allo spaccio, la lotta alla droga non è solo compito della polizia o della magistratura – conclude – ma deve necessariamente coinvolgere tutte le istituzioni, tutte le comunità iniziando principalmente dalle famiglie e dalla scuola per evitare che la droga, anche nel nostro paese diventi un emergenza nazionale». Sulla vicenda indaga la Procura di Macerata.

 

 

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