MACERATA – Sono state rimosse oggi le scritte offensive e minacciose nei confronti del questore Antonio Pignataro che erano apparse nel centro storico di Macerata nei giorni e nei mesi scorsi.
“Servo di Matteo Salvini” si leggeva in una di queste o ancora veniva rivolto al questore un invito a “piantarla”. Oggi tali scritte, che imbrattavano tra l’altro anche degli edifici di pregio e di valore storico del capoluogo, sono state rimosse.
Le frasi oltraggiose sono comparse durante l’emergenza sanitaria anche in altri comuni della provincia; le stesse sono riconducibili all’incessante attività delle forze di Polizia, coordinate dal questore Pignataro, che ha permesso di assicurare molti malviventi alla giustizia. Gli uomini della questura inoltre, in sinergia con i carabinieri, la Guardia di Finanza e le Polizie locali, hanno inferto un duro colpo anche all’Hotel House che era diventato in questo periodo di emergenza il luogo principale dove potersi rifornire per spacciatori e tossicodipendenti.
«Sotto l’egida del Capo della Polizia Franco Gabrielli e sulla scorta delle sue parole – onore, disciplina e fedeltà alla Repubblica – la lotta allo spaccio di sostanze stupefacenti verrà ulteriormente rafforzata per tutelare i tanti ragazzi che entrano nel tunnel della droga con conseguenze spesso disastrose e letali e sofferenze per le loro famiglie» ha detto il questore Pignataro. «Le frasi ingiuriose e minacciose nei confronti della mia persona e dell’Istituzione che rappresento, saranno uno stimolo ulteriore a svolgere con ancor più determinazione il compito che siamo chiamati ad assolvere a tutela di tutti i cittadini, soprattutto di quelli appartenenti alle cosiddette fasce deboli».
«La morte, giorni fa, per overdose di un tossicodipendente e il ferimento di due poliziotti durante un’operazione antidroga di ieri, sono un chiaro monito a non abbassare la guardia e rappresentano un’ulteriore spinta a proseguire l’azione di prevenzione e di contrasto per garantire giustizia, legalità e sicurezza a ogni cittadino» ha concluso il questore Pignataro.