MACERATA – Presto la sede di Vallebona dell’Università di Macerata avrà la sua fermata del treno, tramite la linea Civitanova-Albacina, che consentirà di agevolare il trasferimento verso l’ateneo, riducendo il traffico su strada. Unimc ha approvato l’accordo con la Regione Marche e Rete Ferroviaria Italiana per la realizzazione della fermata ferroviaria “Macerata Università”.
Adesso l’intesa dovrà essere sottoscritta formalmente da tutti i partner appena la Regione ne darà comunicazione. A quel punto, potranno partire i lavori, la cui conclusione è stimata in massimo otto mesi.
«Si tratta di un’operazione importante con una ricaduta positiva per la città tutta», commenta il rettore Francesco Adornato. «L’intervento, infatti, permetterà non solo ai nostri studenti di raggiungere una delle sedi più popolose dell’ateneo, ma, insieme all’elettrificazione della linea, può trasformare il tratto ferroviario in una sorta di metropolitana di superficie, che collega il popoloso quartiere delle vergini con il centro della città. Per questo ringrazio la Regione Marche, in particolare l’assessore Angelo Sciapichetti, che tanto si è speso per questa realizzazione».
Il polo didattico Luigi Bertelli ospita uno dei dipartimenti più popolosi dell’Università di Macerata, quello di Scienze della formazione, dei beni culturali e del turismo, e la Scuola di specializzazione in beni storici artistici.
L’intervento è stato fortemente voluto dall’ateneo che da tempo avvertiva la necessità di questo nuovo collegamento ferroviario, diventata ancora più stringente in previsione dell’ampliamento della sede universitaria, per la quale è prevista la realizzazione di un nuovo blocco di due piani per 1.200 metri quadri complessivi a sud est dell’edificio attuale.
Attualmente sono quasi cinquemila gli utenti del polo universitario, anche se non tutti concentrati negli stessi giorni, di cui tremila solo per i corsi di laurea, altri 700 per i corsi post-laurea e per i dottorati di ricerca, altri 800 per i corsi di abilitazione dei docenti di sostegno di imminente attivazione. E, ancora: docenti, personale tecnico amministrativo e ospiti accademici.
Per raggiungere la zona si utilizza prevalentemente l’auto privata, creando problemi di parcheggio, inquinamento e congestione, specie all’uscita della superstrada.
La fermata ferroviaria “Macerata Università” sarà un toccasana per studenti e prof, per la città e per l’ambiente.