MACERATA – Sono oltre 300 gli anziani delle Rsa del Maceratese a cui è stato somministrato il vaccino contro il covid della casa farmaceutica Moderna. Il 13 gennaio scorso erano arrivati nelle Marche i primi 10.500 flaconi e altri 1.700 sono attesi in questi giorni, dopo che ieri è arrivata una nuova fornitura di 1.500 fiale di Pfizer-Biontech.
Tra le prime Aree Vaste a partire con le iniezioni di Moderna somministrate agli anziani ospiti delle Rsa c’è proprio l’Area Vasta 3 guidata dalla dottoressa Daniela Corsi. Proprio nel Maceratese si erano registrati dei focolai nelle case di riposo che avevano interessato le strutture di Tolentino, Porto Recanati e Esanatoglia. «Stiamo completando le vaccinazioni sugli anziani, per ora tutto sta procedendo bene e non ci sono stati problemi», dice Corsi.
Il vaccino Moderna, non dovendo essere conservato negli ultra congelatori a -80 gradi come lo Pfizer, dato che è sufficiente una temperatura a -20 gradi, è più semplice da stoccare.
Inoltre non richiede diluizione come le dosi di Pfizer, spiega la dottoressa Corsi, per questo è di più agevole somministrazione. Ogni anziano riceve 5 ml di vaccino contro il covid e il richiamo avviene dopo 28 giorni, anziché 21 come quello della casa farmaceutica Pfizer Biontech, primo ad arrivare sul mercato.
Le iniezioni vengono eseguite dai medici di medicina generale che ad oggi nell’Area Vasta 3 hanno vaccinato gli ospiti in oltre 28 strutture, la cui età si attesta intorno alla fascia 80-90 anni. Anche le altre Aree Vaste somministreranno le dosi di Moderna. I flaconi Pfizer al momento vengono somministrati al personale sanitario per le dosi di richiamo, per poi proseguire con la seconda fase della campagna.
«Abbiamo voluto accelerare il più possibile la vaccinazione sugli ospiti delle case di riposo, dopo i focolai – spiega Daniela Corsi -. Vogliamo frenare la diffusione del virus e garantire la salute delle persone con fragilità. Sono soddisfatta – aggiunge – di come sta procedendo la campagna, l’organizzazione è in mano ai direttori di Distretto che stanno facendo un ottimo lavoro».
La direttrice dell’Area Vasta 3 chiarisce che «i focolai sono sotto controllo ed è in corso lo screening con tampone per verificare se alcuni ospiti si sono negativizzati». Ad Esanatoglia sono arrivati un medico e due infermieri militari per operare nelle strutture.