Attualità

Fabriano, la magia del Teatro Gentile in streaming

In scena "Cassandra o dell'inganno" di Elisabetta Pozzi, che compie un affascinante percorso intorno alla profetessa troiana con il dono di prevedere il futuro. Lo spettacolo è visibile sul portale curato da Amat

Elisabetta Pozzi

FABRIANO – AMATo Teatro a casa tua! Atto Secondo, rassegna di spettacoli in streaming nata su iniziativa dei Comuni del territorio tra i quali quello di Fabriano, l’Amat, la Regione Marche e il MiBACT, fa tappa nella città della carta oggi, venerdì 26 febbraio.
Dal Teatro Gentile di Fabriano, è Cassandra o dell’inganno di Elisabetta Pozzi, tra le maggiori artiste della scena italiana che da molti anni lavora intorno ai grandi temi ed archetipi del mito, il nuovo spettacolo da gustarsi comodamente seduti sul divano di casa. Lo spettacolo, inizio ore 21:15, è visibile dal proprio computer o tablet sul portale curato da Amat www.marcheinscena.it, acquistando un biglietto di 5 euro sulla piattaforma vivaticket.com. Una volta acquistato il biglietto online lo spettatore riceverà tramite email una password con cui potrà accedere allo spettacolo.

«Elisabetta Pozzi ha costruito una drammaturgia originale che, partendo dalle tragedie di Eschilo ed Euripide, compie un affascinante percorso intorno alla profetessa troiana cui Apollo ha dato il dono di prevedere il futuro e insieme la condanna di non essere creduta, raccogliendo liberamente suggestioni e riletture da grandi testi ed autori di ogni tempo, da Seneca a Christa Wolf, da Omero a Ghiannis Ritsos fino a Wislawa Szymborska e Pier Paolo Pasolini – anticipano gli organizzatori -. In un montaggio serrato ed avvincente emerge un ritratto originale di una delle figure femminili di più profonda tragicità, per l’impotenza e la tremenda solitudine che la connotano nel sostenere il peso della conoscenza. Dispiegando il suo immenso e magnetico talento, Elisabetta Pozzi porta in scena una figura di strabiliante modernità, in cui convivono forza e fragilità, dando corpo e voce a un personaggio indimenticabile».

In questo emozionante spettacolo il mito di Cassandra prende nuovamente vita, attraversando le epoche con la sua dolorosa e inascoltata capacità di preveggenza, fino a prefigurare, «nel potente epilogo scritto a quattro mani con Massimo Fini, un futuro incerto per la nostra civiltà orfana di identità, in cui l’uomo moderno – con la sua incapacità di porsi dei limiti – è ormai diventato un minuscolo ragno al centro d’una immensa tela che si tesse ormai da sola, e di cui è l’unico prigioniero. Il compositore Daniele D’angelo ha creato una partitura musicale e sonora originale e raffinata, un filo rosso che attraversa lo spettacolo intrecciandosi alle parole alte, ipnotiche ed attualissime di Cassandra. Lo spazio scenico è curato da Guido Buganza, i movimenti sono di Alessio Romano, la produzione è del Centro Teatrale Bresciano», concludono da Amat.