FABRIANO – Raccolta fondi avviata dalla Caritas della Diocesi di Fabriano-Matelica per le zone alluvionate di diretta competenza, nello specifico i territori dei comuni di Fabriano, e soprattutto Sassoferrato e Cerreto D’Esi. Non è stata avviata, invece, alcuna una raccolta di abiti o di alimenti. Si ricorda dalla Diocesi per evitare eventuali tentativi di sciacallaggio o, peggio ancora, di truffe. Il Vescovo mons. Francesco Massara esprime «la sofferenza e la partecipazione di tutta la Chiesa di Fabriano-Matelica per le vittime innocenti e le disastrose ferite sociali ed economiche provocate da piogge mai così insistenti e dalle esondazioni di corsi d’acqua. Ci stringiamo alle famiglie che piangono i loro cari e a quanti, in un periodo già fortemente critico, hanno visto colpiti i luoghi di lavoro, le abitazioni, le proprie attività. Servirà tempo per quantificare i danni materiali, ma quelli interiori, invece, sono già ben visibili. Al nostro cuore di cristiani si rivolge l’appello all’aiuto reciproco e alla fraternità in Cristo», le parole di Massata con le quali si invita a testimoniare la vicinanza «a quanti stanno vivendo una dura prova» trasformando «la partecipazione in preghiera e in fraternità concreta».
L’iniziativa
I fondi raccolti attraverso la Caritas diocesana saranno immediatamente destinati a coloro ai quali l’alluvione ha causato le conseguenze più pesanti. «Al momento la Caritas Diocesana di Fabriano-Matelica non ha attivato nessuna raccolta di abiti o alimenti. Le raccolte mirate che verranno attivate saranno tempestivamente comunicate sui nostri canali ufficiali. Nei territori più colpiti della Diocesi, la Caritas sta operando in stretto contatto con le istituzioni e amministrazioni pubbliche per rispondere ai bisogni delle famiglie. Ci raccomandiamo di non prendere iniziative personali e autonome per non intralciare il lavoro dei mezzi di soccorso. È possibile contribuire tramite versamento da effettuare sul c/c intestato a: Caritas diocesana Fabriano-Matelica IBAN IT87 N030 6921 1031 0000 0010 935 indicando come causale Emergenza alluvione», concludono dalla Diocesi.