SASSOFERRATO – Oltre 7 chilometri di Strada Provinciale 48 con congiunge Sassoferratese al pesarese chiusi e, quindi, non percorribili a causa del maltempo che si è abbattuto anche in questo territorio nel tardo pomeriggio del 15 settembre scorso. Intanto inizia la conta dei danni con i modelli messi a disposizione per un primo censimento. Gli sfollati sono una 50ina fra Sassoferrato, Cerreto D’Esi e Fabriano.
La situazione
A distanza di cinque giorni dall’alluvione che ha provocato 11 vittime e ancora due dispersi, la zona del sassoferratese continua ad essere in difficoltà. Non ci sono state vittime, fortunatamente, ma una serie di danni ingenti a strutture ricettive, abitazioni, strade. La viabilità nel centro di Sassoferrato è tornata alla normalità nella stragrande maggioranza dei casi. Difficoltà in alcune frazioni e località. È il caso di Cabernardi. La SP 48 risulta chiusa al traffico per il crollo parziale di tre ponti a causa delle esondazioni.
Complessivamente oltre 7 chilometri di strada non percorribili che coinvolgono anche Monterosso stazione. In funzione viabilità alternativa, dunque, nessuna zona è isolata. Il Sindaco Greci, la vice sindaca Lorenza Varani e l’assessore alle frazioni Lucio Polverari hanno incontrato la comunità di Cabernardi per illustrare le vie alternative per uscire del paese e come si riorganizza il trasporto scolastico. I 250 residenti non possono transitare sulla Sp48 per raggiungere Sassoferrato e San Lorenzo in Campo e non possono passare per Percozzone per raggiungere Pergola.
Oggi pomeriggio – 21 settembre – a Piano di Frassineta, i tecnici dell’Enel – con l’ausilio dei vigili del fuoco – effettueranno alcuni lavori per il ripristino della pubblica illuminazione, pali abbattuti dalla forza delle acque. Non si escludono alcuni distacchi dell’energia elettrica per cercare di effettuare i lavori nella massima sicurezza. A Fabriano, la zona colpita è quella di Albacina. Una voragine in un tratto di strada che, assicurano dal Comune, è già stata visionata dai tecnici. Gli sfollati sono due.
A Cerreto D’Esi gli sfollati, invece, sono 25, ospitati in strutture ricettive del territorio. I lavori per ripristino della viabilità ordinaria proseguono incessantemente. Infine, problemi anche a Genga stazione. Qui ci sono stati molti danni con intere vie allagate e garage e taverne sommerse da fango e acqua. A San Vittore danni a un ristorante e al parco. Ieri sono stati ripuliti i locali della parte bassa della scuola e l’ambulatorio medico con alcuni residenti e l’aiuto della Protezione Civile di Chiaravalle. In conseguenza dell’alluvione di giovedì scorso il capannone comunale ed i mezzi d’opera che li si trovavano sono stati sommersi dall’acqua e sono inservibili. «Stiamo cercando di riprendere l’operatività con l’aiuto della locale protezione civile e con l’aiuto di gruppi di altri comuni. Facciamo un appello ai nostri cittadini affinché ci diano un concreto aiuto in questo momento di grande necessità» dice il sindaco, Marco Filipponi.