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Maltempo, fiumi ingrossati e neve inaspettata: disagi sulla SS 76 e nel Fabrianese

Situazione problematica lungo la SS 76, con carreggiata in direzione Umbria chiusa a causa di alcuni mezzi intraversati per alcune ore

Il monitoraggio del fiume Esino da parte dei Carabinieri

FABRIANO – Un’abbondante nevicata, per certi versi non proprio prevista con questa entità, ha creato disagi a Fabriano e comprensorio a partire dalle 7 di questa mattina, 23 gennaio. Precipitazioni molto più copiose rispetto a sabato e ieri: circa 10 centimetri in città e circa 50 centimetri nelle frazioni più alte come Poggio San Romualdo, San Silvestro, Campodonico e Belvedere. Garantita la circolazione nelle vie principali. Molto più problematica la viabilità nelle strade secondarie. Disagi anche per raggiungere la cittadella degli studi. I cortili interni delle altre scuole cittadine con grandi cumuli di neve. Situazione problematica lungo la SS.76, con carreggiata in direzione Umbria chiusa a causa di alcuni mezzi intraversati.

Monitoraggio attivo da parte dei Carabinieri della Compagnia di Fabriano, in particolar modo delle stazioni di Sassoferrato, Genga e Arcevia, dalle prime ore del mattino impegnati sul territorio per monitorare il livello dei fiumi Giano, Sentino ed Esino, tutti e tre con una portata d’acqua imponente e la viabilità. Il Torrente Nevola ad Arcevia è straripato. Fortunatamente, poi, la situazione metereologica è migliorata con il passare delle ore e l’innalzamento delle temperature.

Torrente Nevola straripato ad Arcevia

Il bollettino meteo

Poco meno di due ore e Fabriano si è completamente imbiancata con una gran velocità e i disagi non sono mancati a partire dalle 7 di questa mattina. «A Fabriano città le precipitazioni nevose sono iniziate in modo copioso questa mattina alle ore 7 dopo una notte di pioggia battente. I mezzi antineve, pronti fin dalle prime ore del mattino, si sono subito attivati e stanno circolando per rendere praticabile la viabilità che al momento non registra particolari criticità. Un allagamento si è registrato presso il sottopasso della frazione di Moscano e ha tenuto impegnata la struttura di emergenza comunale ma il problema è stato rapidamente risolto. Al momento in città ci sono circa 10 centimetri di neve, oltre 50 centimetri nelle frazioni dove i mezzi spazzaneve non hanno mai cessato di operare. È stato raccomandato alla popolazione di viaggiare solo su mezzi provvisti di gomme termiche in quanto gli unici problemi riscontrati nel corso della mattina hanno riguardato la circolazione di auto e mezzi pesanti non provvisti di pneumatici adeguati», le parole del sindaco di Fabriano, Daniela Ghergo.

Ma i disagi non sono mancati per la neve abbondante caduta in poco tempo. Rallentamenti e disagi per la viabilità secondaria, in particolar modo. Nei parcheggi delle scuole, cortili interni compresi, cumuli di neve importanti. Nessuna criticità evidente, nel complesso. Situazione che via via è migliorata anche perché i fiocchi di neve si sono trasformati in gocce di pioggia per il progressivo innalzamento delle temperature. Non prima, però, di aver creato notevoli disagi lungo la SS. 76 a causa di 5 mezzi pesanti che si sono intraversati a causa della nevicata all’altezza del Valico di Fossato di Vico, al confine fra Marche e Umbria, nel tratto di competenza di Fabriano. Traffico completamente bloccato, intorno alle 9 di questa mattina, ma solo in direzione Umbria, per circa 10/15 minuti. Nessun disagio per il maltempo nella direzione opposta di marcia, in direzione del capoluogo dorico. Grazie al grande lavoro dei tecnici dell’Anas, coadiuvati dagli agenti della Polizia stradale distaccamento di Fabriano, il manto stradale è stato prontamente ripulito e 4 dei cinque tir intraversati sono riusciti a ripartire. In questo modo è stato possibile riaprire al transito la corsia di sorpasso della SS. 76 direzione capoluogo umbro e, successivamente, anche l’altra corsia intorno alle 11:30. Nonostante la celerità dell’intervento, inevitabilmente, si sono create code e rallentamenti, con tempi di percorrenza dilatati. Infine, la questione relativa alla portata d’acqua dei tre fiumi del comprensorio: Giano, Sentino ed Esino. I carabinieri hanno costantemente monitorato la situazione insieme alla Protezione civile. Sono molto ingrossati e si teme per un’eventuale esondazione come accaduto ad Arcevia dove è straripato il Torrente Nevola.