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Manca il sangue di gruppo “zero”, l’Avis Marche lancia l’appello

L'associazione regionale in cerca di nuovi donatori: «Anche se da oltre un mese tutte le Avis sono impegnate per incrementare il numero di donazioni, organizzando sedute aggiuntive, non riusciamo a raggiungere la tranquillità»

ANCONA – C’è bisogno di sangue zero positivo. Lancia l’allarme l’Avis Regionale: «Nella nostra Regione siamo ancora in carenza sangue – spiega Massimo Lauri, presidente dell’Avis Marche – specialmente per lo “zero positivo” . Anche se da oltre un mese tutte le Avis sono impegnate per incrementare il numero di donazioni, organizzando sedute aggiuntive, non riusciamo a raggiungere la tranquillità. Abbiamo migliorato la giacenza delle scorte ma non è ancora sufficiente».

Pochi donatori e «un improvviso e continuo aumento nel 2017 del consumo di sangue da parte delle strutture sanitarie di cui né Avis né Dipartimento Trasfusionale Regionale e né Centro regionale Sangue erano stati avvertiti». Con queste parole, Lauri fotografa la preoccupante situazione marchigiana.

Una condizione resa ancor più complicata dalla stagione estiva che da un lato provoca un calo fisiologico nelle donazioni, mentre dall’altro vede un’impennata nelle richieste di sangue a causa del maggior numero di incidenti stradali e traumi legati al periodo vacanziero. Se poi si aggiunge che a causa della mancanza di personale nelle strutture Trasfusionali alcuni centri di raccolta sono sospesi, la situazione si fa ancora più critica, con il risultato che terapie salvavita e interventi chirurgici sono a rischio. «Vorrei rivolgere un appello alle persone che pur essendo in buona salute non hanno mai pensato di avvicinarsi all’Avis e alla donazione di sangue – precisa il presidente di Avis Marche – il sangue è un bene così prezioso che può essere solo donato. E’ il farmaco salva vita per eccellenza. Ci sono delle malattie, come quelle ematologiche o oncologiche che richiedono delle trasfusioni continue. I malati Talassemici (Anemia Mediterranea) hanno bisogno di una trasfusione al mese in attesa di un eventuale trapianto di midollo osseo. Solo diventando donatori si può contribuire ad allungare e a migliorare  l’aspettativa di vita di chi ha problemi di salute. Bisogna sapere che le emergenze non sono solo quelle dopo eventi catastrofici, ci sono le emergenze silenziose di tutti i giorni, che passano per i nostri Ospedali, dove tutti i giorni serve il sangue».

Fortunatamente nelle Marche il numero di donatori è in continua crescita: al 31 dicembre 2016  erano 55.104 e nel corso del 2016 hanno effettuato 99.753 donazioni. «Per rapporto donatori-abitanti le Marche si attestano tra le prime regioni in Italia – dichiara Massimo Lauri – ed anche per rapporto donazioni-abitanti». Un risultato reso possibile grazie agli appelli incessanti dell’Avis  e alle numerose campagne per sensibilizzare alle donazioni, anche nelle scuole. «Quasi tutte le Avis – spiega Lauri – hanno contatti con le scuole, si inizia con progetti già nelle primarie e secondarie per trasmettere l’importanza della donazione. Negli ultimi anni abbiamo attivato un progetto denominato “High School Game”, uno scontro tra le quarte classi degli Istituti superiori. Nel prossimo anno invece il progetto si chiamerà “Donor Game” e sarà presentato a settembre. Si tratterà di uno scontro stavolta tra classi delle secondarie (medie) su quiz dedicati al mondo della donazione. Un progetto in collaborazione con il Dipartimento Trasfusionale Regionale (DIRMT)».

Donare sangue è dunque fondamentale, ma non tutti possono farlo. Ecco le condizioni per donare e come farlo.

COME DONARE
Per donare sangue ci si può recare nella più vicina sede Avis, che darà tutte le indicazioni e prenderà gli appuntamenti per la prima visita e per le analisi di idoneità.

REQUISITI PER DONARE
Bisogna avere un’età compresa tra i 18 e i 60 anni. Uno stato di salute buono e uno stile di vita sano che escluda comportamenti a rischio. La donazione di sangue dura 10 minuti circa, e ad ogni donazioni si ripetono gli esami di laboratorio a garanzia della salute del donatore e del ricevente. Tra una donazione e l’altra devono trascorrere almeno 90 giorni.

NON POSSONO DONARE
Non si può donare in caso di:

  • Alcolismo
  • Assunzione di droghe
  • Rapporti sessuali a rischio (occasionali, promiscui)
  • Malattie a trasmissione sessuale
  • Epatite
  • Positività per il test AIDS
  • Positività per il test epatite B e C