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Mancanza di personale all’ospedale di Camerino, il sindaco: «Servono soluzioni di lungo periodo»

Sborgia ha incontrato il direttore generale Asur. Ai due ortopedici che andranno via seguirà il reintegro di altri due, così come si cercherà di impiegare medici di medicina interna. E non solo

L'ospedale di Camerino

CAMERINO – «Sono state discusse diverse soluzioni in base alle problematiche che avevamo evidenziato, ora attendiamo che siano messe in atto». Sono le parole del sindaco di Camerino Sandro Sborgia in merito alla questione relativa alla mancanza di personale sanitario presso il nosocomio della città ducale. Il primo cittadino ieri, dopo l’incontro della scorsa settimana, si è nuovamente confrontato con la dottoressa Nadia Storti, direttrice generale Asur e direttore facente funzione dell’Area Vasta 3.

Il primo cittadino di Camerino aveva richiesto un incontro urgente per evidenziare le problematiche del nosocomio della città ducale, in particolare quelle riguardanti una preoccupante carenza di organico che non permette di garantire come dovrebbe i servizi sanitari alla cittadinanza.

«Nel corso dell’incontro con la dottoressa Storti, che nei giorni scorsi ha preso informazioni dettagliate sull’intera situazione, la conversazione ha portato all’individuazione delle soluzioni necessarie – ha detto Sborgia -. Dunque, ai due ortopedici che andranno via seguirà il reintegro di altri due, così come si cercherà di impiegare medici di medicina interna. È stata anche rivalutata la necessità di una nuova organizzazione della sala operatoria aumentando il suo utilizzo, il che determinerà una seduta in più. Lo stesso vale anche per il reparto di Chirurgia. Per quanto riguarda la Cardiologia invece si cercherà di sopperire alla mancanza di personale con l’assunzione, a tempo determinato, di specializzandi. Questo però a partire da novembre».

La dottoressa Storti in questi giorni ha infatti incontrato i vari direttori delle strutture per risolvere la situazione relativa all’ospedale di Camerino. «Non è facile reperire personale in questo momento – ha spiegato – e abbiamo affrontato la situazione in base ai carichi di lavoro attuali».

«Sono state dunque prospettate nuove possibilità di intervento. Ciò che è assolutamente necessario – ha aggiunto il sindaco – è anche che si ragioni in termini di lungo periodo, quindi le soluzioni che saranno attuate dovranno essere pensate nell’ottica di sviluppo e crescita dei servizi sanitari che l’ospedale di Camerino è in grado di offrire».

«Chiaramente, da parte mia e nostra, resta l’impegno nel continuare a monitorare la situazione e tenere alta l’attenzione data l’importanza del servizio offerto dall’ospedale di Camerino non solo per la città ma per un’intera area interna. Prendo atto – ha concluso il primo cittadino – della rinnovata volontà d’intervenire da parte della dottoressa Storti per cercare e trovare una soluzione. Attendiamo che quanto è stato detto diventi un fatto e sia messo in pratica. Continueremo comunque a vigilare sulle cause che hanno portato a inaspettati e volontari licenziamenti per capire le ragioni e trovare soluzioni».