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La grande protesta delle case di riposo: «Rimborsi Covid insufficienti. La Regione ci aiuti»

In tutte le residenze protette si stanno somministrando le terze dosi ma i gestori chiedono sostegno per le spese che hanno dovuto sostenere per far fronte al Covid

VALMUSONE – Sta terminando in quasi tutte le case di riposo della Valmusone la campagna di vaccinazione per le terze dosi agli anziani ospiti. Una buona notizia che si affianca però a un problema lamentato da tutte e sottoscritto tramite protesta da ogni ente gestore che riguarda i mancati rimborsi 2021 derivanti dalle misure anti Covid.

Le case di riposo chiedono alle istituzioni maggiori risorse per coprire i costi anti Covid sostenuti dalle strutture assistenziali del territorio, pena l’aumento delle rette a carico delle famiglie degli ospiti.

«Per tutto il 2021 e in questo periodo di fine anno abbiamo dovuto sostenere spese ingenti per sanificazioni ed altre ottemperanze necessarie a mantenere alto il livello di sicurezza all’interno di Casa Hermes, le spese sono salite notevolmente e la corresponsione del rimborso attuale è minima e assolutamente insufficiente a coprire quelle sostenute sino a questo momento – dice il presidente di Fondazione Opere laiche lauretane e Casa Hermes Italo Tanoni -. La Regione deve assolutamente trovare le risorse per coprire i costi che la nostra, come le altre residenze marchigiane, hanno dovuto affrontare per mantenere la sicurezza ai livelli più alti possibile. Si tratta di cifre che vanno ad appesantire il nostro bilancio e le rette che pagano le famiglie e i parenti degli ospiti e per questo le istituzioni devono poterci venire incontro stanziando somme adeguate che possano aiutarci a conservare i nostri presidi sicuri e sanificati». Un problema di cui appunto la Regione è a conoscenza e che i gestori delle case di riposo e residenze protette sperano possa risolversi presto.

Le terze dosi

Le strutture come quella di Loreto sono risultate particolarmente sensibili all’ondata Covid e per questo occorre tenere una soglia di attenzione sempre molto alta. Le case di riposo già da ottobre avevano più volte sollecitato l’arrivo della terza dose e adesso finalmente si può dire che sono a buon punto, con la quota di vaccinazione raggiunta per la quasi totalità degli ospiti. Alla residenza per anziani lauretana in particolare è stato vaccinato con la terza dose il 90 per cento degli 86 ospiti. All’Opera Pia Ceci di Camerano il presidente Massimo Piergiacomi conferma che è stato somministrato agli ultimi ospiti e anche a quasi tutto il personale: «Grazie alla disponibilità dei medici di base è stata inoculata la terza dose del vaccino Covid ad altri 19 ospiti. Ora tutti gli ospiti che avevano completato il primo percorso vaccinale da cinque mesi hanno ricevuto la dose booster. Anche quasi tutto il personale ha ricevuto la terza dose. Questo ci consente di guardare il futuro con un po’ più di tranquillità, mantenendo però il massimo rigore nell’osservare tutte le precauzioni che ci vengono indicate». Più indietro le tre case osimane, la Grimani Buttari, la Fondazione Recanatesi e la Bambozzi, ma comunque a buon punto.