ANCONA- Dal 2007 avevano affidato ad un promotore finanziario i loro risparmi affinché li investisse nel mercato azionario/obbligazionario invece, il promotore infedele, ha manipolato i soldi dei clienti a suo piacimento, per poi sparire a settembre 2016, procurando un danno al momento quantificato in almeno 500.000 euro. La Polizia di Stato di Ancona ha denunciato il 65enne, originario dell’hinterland anconetano, per i reati di truffa, gestione infedele e falso in prospetto dell’altrui risparmio nel settore della intermediazione e dei mercati finanziari, previsti dal Testo Unico per la Finanza del 1998. Le indagini sono partite a seguito di diverse denunce, sette quelle trattate dalla Sezione Reati contro il patrimonio della Squadra Mobile della Questura dorica, almeno altre 5 quelle raccolte da altre forze di Polizia.
Le parti offese avevano dato al promotore, considerato un amico, i loro risparmi, spesso frutto dei sacrifici di tutta una vita. Con modi affabulatori il 65enne aveva carpito completamente la fiducia dei clienti, spesso anziani e poco avvezzi alle complicate contabilità finanziarie. Negli anni aveva almeno in buona parte coperto i periodici disinvestimenti e onorato il pagamento di cedole fruttifere. I sospetti sono iniziati lo scorso settembre, quando il promotore era sparito ed alcuni investitori insospettiti si erano rivolti alle banche ritenute di appoggio (che in realtà non c’entrano nulla con le truffe perpetrate dal promotore). Queste avevano comunicato che buona parte dei prospetti di rendiconto presentati periodicamente agli investitori in realtà erano falsi. È stata inviata una copiosa informativa alla Procura della Repubblica di Ancona sulla complessa vicenda.