ANCONA – Favorire l’apertura nelle Marche di nuove imprese agricole, condotte da giovani (fra i 18 e i 40 anni), innovative e sostenibili, sia sotto il profilo ambientale che economnico. È l’obiettivo del pacchetto da 22 milioni di euro varato dalla Regione Marche per favorire l’insediamento di giovani agricoltori nel territorio. Per loro la Regione ha previsto un premio di insediamento a fondo perduto fino a 50 mila euro e un cofinanziamento tra il 50 e il 60% degli investimenti che saranno inseriti nel progetto di sviluppo aziendale.
Obiettivo, favorire il ricambio generazionale e la creazione di aziende innovative, in una regione in cui l’età media degli addetti è piuttosto avanzata. Neòl pacchetto è previsto anche un supporto formativo e di consulenza aziendale. L’iniziativa è riservata ai giovani aspiranti imprenditori agricoli di età compresa fra i 18 e i 40 anni, i quali potranno attivare, con un’unica domanda, uno o più forme di sostegno, a partire dal premio in conto capitale di 50 mila euro per le aree rurali montane e di 35 mila euro per le altre aree.
A disposizione ci sono 6 milioni di euro, mentre altri 12 milioni sono destinati agli investimenti produttivi agricoli per la competitività delle aziende agricole con aiuti fino a un massimo di 250 mila euro. Due milioni sono dedicati agli investimenti produttivi agricoli per ambiente, clima e benessere animali (250 mila euro il contributo massimo), altri 2 milioni sono riservati per favorire la multifunzionalità della nuova azienda, agriturismo e agricoltura sociale, (contributo massimo 150 mila euro). Le domande di richiesta dei contributi del bando 2023 potranno essere inviate da lunedì 30 ottobre e fino alle ore 13.00 di mercoledì 31 gennaio 2024.
L’assessore all’Agricoltura Andrea Maria Antonini spiega che le Marche sono tra le poche Regioni in Italia ad aver adottato il pacchetto giovani. «Senza un adeguato ricambio generazionale – sostiene -, oltre a una progressiva contrazione del numero di imprese, si riduce anche la competitività delle imprese stesse a causa della minore propensione all’innovazione e agli investimenti, da parte di imprenditori non più giovani». Il bando concentra le risorse sui giovani che si impegnano a rendere competitiva la nuova azienda con investimenti innovativi che migliorino l’efficienza aziendale mediante approcci produttivi più sostenibili, sia dal punto di vista ambientale che economico, fa notare l’assessore.
«In agricoltura abbiamo addetti con una media d’età un po’ troppo alta» spiega, «la Regione sostiene i giovani». L’assessore spiega che per i giovani agricoltori che si insediano nelle aree montane ci sono 50 mila euro in conto capitale e 35mila per tutte le altre aree» e la possibilità di ottenere fondi per gli investimenti come l’acquisto di terreni, per la formazione, la consulenza, il rinnovamento di condutture idriche, l’efficientamento energetico, «è una misura molto ampia» conclude Antonini.
Secondo il responsabile Fondi strutturali di Coldiretti Marche, Andrea Montresor, il bando 2023 cade nel frangente migliore degli ultimi anni perché, parallelamente, la Regione ha riformato la legge sull’agriturismo e introdotto quella sull’oleo enoturismo.« Oramai il giovane è coperto non solo nelle opportunità economiche- osserva – ma anche da una legislazione che consente, poi, di sviluppare l’impresa». Per il presidente Copagri Marche Andrea Passacantando dalla misura arriva una spinta all’insediamento di aziende agricole che sono «sentinelle del territorio».