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App Immuni, il presidente delle Marche Acquaroli: «Priorità, dotazioni e strumenti per lo screening»

Il neo governatore spiega che nella lotta la virus sono cruciali i comportamenti responsabili utili nella prevenzione come la mascherina, il distanziamento e l'igiene

app immuni
app immuni

ANCONA – «L’app Immuni non serve se non ce l’hanno tutti». Lo ha dichiarato ieri mattina del 7 ottobre su Rai News 24, il presidente regionale Francesco Acquaroli. La notizia, riportata nell’edizione odierna da Il Resto del Carlino, è stata subito commentata dagli avversari di centrosinistra. Maurizio Mangialardi, competitor del governatore alle regionali, ha dichiarato che «chi ricopre ruoli di vertice nell’Amministrazione pubblica dovrebbe essere il primo a dare l’esempio, soprattutto quando in gioco c’è la salute pubblica».

Mangialardi - Dichiarazioni
Maurizio Mangialardi 

Il dem parla di «incauta e ingiustificata esternazione» che «ha creato un corto circuito istituzionale con le autorità sanitarie del Paese, ma di fatto ha depotenziato nelle Marche uno strumento utile a contenere il contagio» e afferma l’utilità dello strumento nella lotta al virus. Infine chiede al neo governatore di «rivedere pubblicamente la propria posizione invitando i marchigiani a utilizzare questa app».

Il sindaco di Pesaro Matteo Ricci 

A sollevare critiche è anche il sindaco di Pesaro Matteo Ricci: «Siamo in una fase nella quale dobbiamo rialzare la guardia anche nelle Marche, per questo l’utilizzo dell’app Immuni è molto importante». Anche Ricci invita il governatore «a correggere la comunicazione, sollecitando i concittadini a scaricare l’applicazione, come tutte le autorità sanitarie stanno chiedendo».

Il presidente Francesco Acquaroli in Regione

Ma il presidente Acquaroli commenta che «le istituzioni nella lotta alla pandemia si devono concentrare sulle priorità, fra le quali rientra la necessità di garantire le dotazioni e gli strumenti utili allo screening del virus, come tamponi, test antigenici rapidi e test rapidi salivari, così da tracciare in maniera tempestiva i casi di positività e circoscrivere eventuali focolai sul nascere».

Il presidente pone poi l’accento sulla prevenzione che passa attraverso «comportamenti virtuosi e responsabili: indossare la mascherina, rispettare il distanziamento e il divieto di assembramento, ma anche fare attenzione all’igiene delle mani e porre in atto le sanificazioni negli ambienti di lavoro».