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Immuni cresce, scaricata dal 14,7% dei marchigiani

Sono i dati diffusi dal Ministero della Salute. Gli utenti sono cresciuti, nell'ultimo mese, ma sono ancora pochi i download. Ci spiega il perché la dottoressa Guerrieri dell'Omceo

app immuni
app immuni

ANCONA – Cresce il numero dei marchigiani che hanno scaricato e installato sul proprio smartphone l’app Immuni per il tracciamento dei contagi da Covid-19. Secondo i dati diffusi dal Ministero della Sanità, ad eseguire il download di Immuni è stato il 14,7% della popolazione nelle Marche (al 30 settembre). Un dato che mostra un trend in crescita rispetto al mese precedente, quando l’app era stata scaricata dal 12,3% dei marchigiani (al 31 agosto). Ma la crescita è generalizzata un po’ in tutta Italia dove i download hanno superato i 7 milioni mentre al 6 settembre erano 5,5 milioni.

«Sono ancora troppo pochi i donwload – spiega la dottoressa Arcangela Guerrieri, segretaria Omceo (Ordine dei medici chirurghi e odontoiatri) e componente del Gruppo tecnico vaccinale della Regione Marche – perché c’è ancora timore per la privacy». Secondo il medico è paradossale che tante persone si registrino senza problemi sui social, lasciando i loro dati, «ma quando si tratta di aiutare la comunità non fanno altrettanto per il timore di intrusione, di riduzione della libertà e di rischi per la privacy, quando invece non è così. L’app garantisce la sicurezza di tutti perché da la possibilità, se si viene a contatto con un positivo, di tracciare subito i contatti. È una scelta di civiltà e di rispetto per se stessi e per gli altri».

La crescita nei download è stata spinta probabilmente dagli appelli delle istituzioni e dai focolai che si sono accesi in varie zone della regione, anche se ad oggi il virus sta colpendo soprattutto nella parte sud delle Marche che era stata risparmiata nella fase dell’emergenza sanitaria.

Se a marzo e aprile i contagi correvano dal nord verso il centro della regione, senza infierire nella parte meridionale, adesso la corsa del virus è praticamente opposta e l’epidemia procede in direzione diversa, partendo dall’ascolano per procedere verso il centro, risparmiando il pesarese molto colpito nella fase 1. Solo nella provincia di Ascoli Piceno, oggi (7 aprile) si sono registrati 46 nuovi positivi, ieri 42.

La maggior parte dei contagi avviene in ambiente domestico (oggi 27), poi per contatto stretto di casi positivi, ovvero amici, parenti, fidanzati e compagni di sport (oggi 17) e altri in ambito scolastico (10, dato al 7 ottobre). La movida sta incidendo di meno e l’ultimo contagio rilevato nell’ambito degli ambienti di divertimento risale a due giorni fa. Da evidenziare che su 84 nuovi casi positivi rilevati oggi,  15 sono sintomatici, ovvero con febbre e tosse. I ricoveri negli ospedali sono invece 36, e 5 persone si trovano in terapia intensiva.

I download di Immuni