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Marche, chiesta la proroga per gli sfollati negli alberghi

In regione sono oltre cento i Comuni danneggiati dal terremoto. Ritardi nella consegna delle casette. L’onorevole senigalliese Brignone lancia oggi la richiesta

Beatrice Brignone interroga il Governo

«Nelle Marche chiesta la proroga per gli sfollati negli alberghi fino a dicembre 2017», dice l’onorevole senigalliese Beatrice Brignone che ha lanciato oggi l’allarme.

«Abbiamo presentato un’interrogazione al Consiglio dei Ministri sui ritardi nella gestione dei moduli abitativi per i terremotati della Regione Marche – ha detto la deputata originaria di Senigallia ed eletta nelle Marche -. In base alle segnalazioni che abbiamo raccolto – ha spiegato – ci risultano notizie molto gravi ancora una volta sulla gestione dell’emergenza terremoto con la conseguente richiesta della Regione di prorogare l’ospitalità presso gli alberghi della costa fino al prossimo dicembre».

Nelle Marche, sono oltre cento i Comuni che hanno subito danni per il terremoto e di questi circa la metà hanno fatto domanda di Sae (soluzioni abitative di emergenza) per un totale di 1.881 casette. Per fare domanda e avere diritto alle casette di legno, è necessaria l’attestazione con scheda Aedes, (Agibilità e danno nell’emergenza sismica), ma a quanto si apprende mancherebbero i tecnici incaricati alla compilazione delle schede. In mancanza, la Protezione Civile non può accettare la domanda e inviare la richiesta alla ditta preposta alla realizzazione.

Beatrice Brignone, esponente di Possibile, il movimento fondato da Giuseppe Civati, riassume la cronaca di questi ultimi mesi: «Anche se l’11 novembre scorso – racconta – il Consiglio dei ministri ha emesso il decreto legge ‘Procedura negoziata d’urgenza‘ attraverso la Consip (il bando prevedeva tre lotti, tra cui ‘noleggio di container abitativi provvisori e servizi connessi’ e il 17 novembre, si sono aggiudicati la gara sei ditte incaricate di consegnare 758 container entro un mese) la fornitura si è dimostrata insufficiente a soddisfare le richieste dei Comuni.

Il secondo bando emesso dal Consiglio dei Ministri è andato deserto, determinando una terza gara “procedura negoziata d’urgenza” e alzando la base d’asta. Tutti questi ritardi e questi passaggi macchinosi hanno influito nel rallentamento nell’installazione dei container nonostante l’arrivo dell’inverno.

In questo momento è necessaria la massima trasparenza di tutte le procedure – conclude Brignone – perciò chiediamo al Consiglio dei Ministri di chiarire quante siano le Sae richieste dai Comuni colpiti dal sisma, quante quelle già consegnate e quante siano quelle in consegna, quali siano i motivi dei ritardi accumulati per garantire sistemazioni d’emergenza considerato che anche nell’ultimo decreto legge non sono presenti criteri atti a garantire tempi certi di consegna delle casette di legno alle popolazioni terremotate.

Infine, chiediamo quali azioni il Governo intende intraprendere per sbloccare la farraginosa burocrazia che sta determinando disagi ancora maggiori per i cittadini già provati dal terremoto. Si faccia chiarezza sul bando e si rendano noti tutti i criteri messi in campo per stabilire l’affidamento alle aziende aggiudicatrici, i costi e le tempistiche stabilite dal bando».