ANCONA – Gli ospedali marchigiani assumono un nuovo assetto per fronteggiare l’emergenza sanitaria legata al crescente numero di contagi da Coronavirus. Gli ospedalieri di Urbino, Fano, Fabriano e alcune aree specifiche degli Ospedali Riuniti di Ancona, dei nosocomi di Macerata, Amandola e Ascoli Piceno saranno dedicate ai pazienti non affetti dal Coronavirus. A stabilirlo il presidente regionale Luca Ceriscioli che in giornata ha varato una integrazione al piano di organizzazione sanitaria. In questi ospedali verranno gestiti i pazienti negativi al tampone per il Covid-19 e affetti da patologie che richiedono trattamenti non procrastinabili come ad esempio cardio-vascolari, cerebro-vascolari, traumatologiche e oncologiche non differibili.
Tutte le altre strutture ospedaliere pubbliche del Servizio Sanitario Regionale dovranno invece garantire solo le attività assistenziali rivolte ai pazienti risultati positivi al Coronavirus. Il Punto Nascita dell’ospedale di Civitanova Marche garantirà percorsi sicuri ed isolati per le mamme positive al virus, oltre a supporto specialistico infettivologico.
La Regione ha stabilito la sospensione di tutti gli esami e le visite programmate non urgenti (che verranno successivamente riprogrammate) mentre quelle non procastinabili dovranno essere concentrate in sessioni dedicate e con percorsi esclusivi e sicuri. Sospesa l’attività specialistica ambulatoriale istituzionale tranne che per le prestazioni con classe di priorità “U” e “B” e per le prestazioni di controllo non differibili, mentre quelle con altre classi di priorità e quelle prenotate in regime di libera professione saranno riprogrammate.
Per evitare il diffondersi del contagio, l’accesso ai punti prelievo potrà avvenire solo tramite prenotazione ad eccezione delle urgenze e per le persone in terapia anticoagulante orale, soggetti con malattia rara, oncologici, donne in gravidanza, bambini di età inferiore a 14 anni, «ai quali sarà sempre garantito l’accesso diretto, assicurando in ogni caso il mantenimento delle condizioni di sicurezza» spiega la Regione in una nota.
Per tutta al durata dell’emergenza sono sospese temporaneamente le procedure legate al Malus, ovvero le sanzioni previste in caso non ci si presenti ad una visita già prenotata.
Ceriscioli ha inoltre dato mandato agli enti del Servizio sanitario regionale di potersi dotare di analizzatori per il test Covid-19 prevedendo così la possibilità di ampliare il numero di laboratori, anche se riferimento regionale resta quello della Virologia di Torrette.
Il personale sanitario asintomatico in isolamento domiciliare fiduciario, quasi 300 operatori, potrà tornare in servizio, opportunamente protetto.
La Regione Marche ha aperto un conto corrente per chi vuole destinare risorse al servizio sanitario regionale per l’emergenza Coronavirus.
«Ringraziamo – ha detto il presidente Luca Ceriscioli – tutti coloro che hanno già donato fino a oggi con grande generosità e coloro che utilizzeranno questo conto per dare il loro contributo all’assistenza sanitaria marchigiana». Per effettuare le donazioni:
• numero di conto corrente postale: 001049330432
• intestazione conto corrente postale: Regione Marche – Emergenza Marche Coronavirus Servizio Tesoreria
• coordinate IBAN: IT43A0760102600001049330432
Ad essere riorganizzati non sono solo gli ospedali, ma anche i servizi ferroviari. A partire dalle 00.00 del 13 marzo 2020 verrà assicurato almeno un treno ogni ora lungo le varie direttrici, mentre alcune corse verranno soppresse.