ANCONA – Approvato nella giornata di ieri (27 dicembre) alla Camera dei Deputati l’ordine del giorno del parlamentare marchigiano Roberto Rossini sulla trasparenza dei dati relativi alla pandemia di covid-19. Il via libera nella giornata conclusiva dei lavori sulla Legge di Bilancio, che ora passa al Senato per l’approvazione definitiva.
La battaglia per la trasparenza e accessibilità dei dati sanitari sul covid-19 è partita dalle Marche e promossa dai deputati del Movimento 5 Stelle, Roberto Rossini e Paolo Giuliodori, insieme al collega Alessandro Fusacchia.
I parlamentari hanno dato vita ad un emendamento dell’emendamento alla legge di bilancio a firma proprio dei due deputati marchigiani, scaturita da una campagna nazionale alla quale hanno aderito 40mila cittadini e 160 tra organizzazioni civiche, aziende e testate giornalistiche. Obiettivo fare chiarezza sui dati della pandemia facendo pressing sul presidente del Consiglio Giuseppe Conte sui numeri incomprensibili il più delle volte alla popolazione. Ora con l’approvazione dell’ordine del giorno il Governo si è assunto l’impegno a portare avanti la questione e i parlamentari cercheranno di inserire l’emendamento nel prossimo decreto utile.
«Si tratta di una battaglia sacrosanta che sto portando avanti da settimane con i colleghi Alessandro Fusacchia, Luca Carabetta, Paolo Giuliodori e altri membri degli intergruppi Innovazione e IntelligenzaArtificiale, in collaborazione con DatiBeneComune» afferma il deputato fanese Roberto Rossini. Oltre 50 le firme raccolte dall’ordine del giorno di Rossini, sottoscritto in maniera trasversale da forze politiche diverse appartenenti sia alla maggioranza che all’opposizione «segno di quanto il tema sia sentito, trasversalmente, dentro e fuori dal Parlamento».
«La crisi sanitaria che stiamo affrontando – dichiara il deputato osimano Paolo Giuliodori – richiede il massimo sforzo da parte di tutti. E i dati sono uno strumento determinante per improntare le migliori strategie, una risorsa fondamentale sia in termini di efficienza operativa che di trasparenza, di giustizia e diritti dei cittadini». Il parlamentare scendendo nei dettagli spiega che tra i dati che vogliono siano esplicitati in maniera più chiara ci sono ad esempio quelli su quanto ha influito la riapertura delle scuole o la corsa agli acquisti di Natale sulla curva epidemiologica. O anche quanto incidono sui contagi le palestre, i bar, i ristoranti, perché «i cittadini che devono rispettare regole molto stringenti hanno il diritto di capire il perché».
Secondo il parlamentare però i dati sono importanti al di là della pandemia: «Dovrebbe essere una pratica consolidata in tutti gli ambiti della pubblica amministrazione. Per fare qualche esempio: dati puntuali su bandi, appalti, informazioni aggiornate sullo stato dei lavori dei cantieri in corso, sulla chiusura di ponti e strade. Avere a disposizione informazioni puntuali e dettagliate fa la differenza – conclude Giuliodori -. Un Paese innovativo non può fare a meno di un’adeguata cultura del dato».
Dati che per Rossini sono fondamentali anche per la ricerca scientifica: «Ricordiamo sempre che il dato è il “petrolio del nuovo millennio”», per questo l’impegno è quello di «realizzare un monitoraggio integrato, pieno ed efficace sull’andamento del contrasto al virus, con dati più approfonditi e dettagliati, ma soprattutto con dati aperti, pubblici e liberamente accessibili a tutti. L’accesso all’informazione è un diritto fondamentale dei cittadini. Maggiore trasparenza e accessibilità vuol dire avere cittadini più informati e comportamenti più consapevoli e responsabili».