ANCONA – «Si stanno creando le condizioni per un rarissimo fenomeno: lo stratwarming o split polare che porterà un freddo anomalo anche sull’Italia». Ad annunciarlo è il meteorologo Giorgio Passerini, docente di Fisica all’Università Politecnica delle Marche. Si tratta di un rapido riscaldamento della stratosfera nell’area polare, che può portare alla divisione del ciclone polare, presente al Polo Nord, in due o più distinti cicloni che abbassandosi di quota, causano l’irruzione di aria polare, gelida, anche alle nostre latitudini. Uno tra gli evento più estremi, spiega il meteorologo.
«Il ciclone presente sul Polo Nord – spiega il professor Passerini – è come una sorta di enorme serbatoio di freddo, che quando si indebolisce e si abbassa, porta un freddo veramente molto intenso con temperature molto al di sotto dello zero». Un quadro previsto a partire già da domenica prossima (3 dicembre) e causato da «una ‘ventata’ di aria calda che arriverà sopra il vortice, spaccandolo».
Molto raro che la massiccia discesa di aria gelida arrivi anche alle nostre latitudini: si era verificato nel 1985, ricorda il meteorologo, quando a Roma ci fu una grande nevicata e poi nel 2012. Nel 2021 lo stratwarming nel 2021 fu responsabile delle temperature polari che interessarono gli Stati Uniti dove si registrarono -50 gradi. Solitamente, infatti, gli effetti di questo fenomeno estremo si verificano soprattutto negli Stati Uniti e in Nord Europa, mentre il Mediterraneo e l’Italia sono parzialmente protetti dall’influenza dei mari circostanti.
«Anomale saranno non solo le temperature che si toccheranno – spiega – ma anche il fatto che questo fenomeno si verifichi adesso, in anticipo, e non in pieno inverno. A rischio l’ecosistema». Gli effetti molto intensi dello stratwarming colpiranno in maniera importante «piante, insetti e animali – prosegue – che non sono ancora pronti ad un freddo così intenso e improvviso, che arriva oltretutto dopo un periodo di caldo anomalo».