ANCONA – Vincenzo Marcello per la Orte-Falconara, Massimo Simonini per la E78 Grosseto-Fano e Fulvio Maria Soccodato per la Salaria. Sono i tre commissari nominati dal Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibile (Mims) ex Mit, per lo sblocco delle opere pubbliche.
Il ministro ha nominato oggi – 16 aprile – 29 commissari straordinari per gestire 57 opere pubbliche da tempo bloccate a causa di ritardi legati alle fasi progettuali ed esecutive e alla complessità delle procedure amministrative. A livello nazionale sono 16 infrastrutture ferroviarie, 14 stradali, 12 caserme per la pubblica sicurezza, 11 opere idriche, 3 infrastrutture portuali e una metropolitana, per un valore complessivo di 82,7 miliardi di euro (21,6 miliardi al Nord, 24,8 miliardi al Centro e 36,3 miliardi al Sud) finanziate, a legislazione vigente, per circa 33 miliardi di euro e il cui finanziamento sarà completato con altre risorse nazionali e con quelle europee, incluso il Next Generation EU, meglio noto come Recovery Plan.
Per le Marche l’operazione di sblocco si traduce nella nomina di tre commissari straordinari ai quali spetterà il compito di togliere dalla lacuna in cui erano arenate da anni, alcune infrastrutture. I commissari appena nominati dovranno sbloccare il potenziamento delle linea ferroviaria Orte-Falconara, la realizzazione dell’infrastruttura viaria Grosseto-Fano (E78) e della Strada Satale 4 Salaria.
Per quanto riguarda la Orte Falconara, è stato finanziato il raddoppio della tratta Foligno Fabriano (costo 1.919 milioni di euro, finanziamenti per progetto di fattibilità) incluso Castelplanio, mentre per il nodo di Falconara nella prima fase il costo è di 174 milioni integralmente finanziati).
Sulla Strada Statale 4 Salaria, gli interventi nelle Marche riguardano la tratta Acquasanta Terme-Ascoli Piceno per 395 milioni di euro, mentre per la Grosseto-Fano il costo totale è di 2,026 miliardi di euro.
«Il ministro Giovannini ha finalizzato oggi due anni di grande lavoro sul grande tema dello sblocco dei cantieri – spiega il senatore marchigiano Mauro Coltorti (M5s), presidente della commissione Lavori Pubblici e Trasporti del Senato – . Un percorso nato appunto nel 2019 con lo Sblocca-Cantieri, e culminato oggi in questo via libera del Mimms che oggi libera risorse per più di 82 miliardi, 60 dei quali soltanto per infrastrutture ferroviarie».
In pratica i commissari straordinari, nell’ambito dell’esecuzione degli interventi, potranno assumere direttamente le funzioni di stazione appaltante e operare in deroga alle disposizioni di legge in materia di contratti pubblici, fatto salvo il rispetto di una serie di principi e di disposizioni, tra cui quelli relativi all’aggiudicazione e l’esecuzione di appalti e concessioni, alla sostenibilità energetica e ambientale, al conflitto di interesse.
Ulteriore limite è quello relativo alle disposizioni del codice delle leggi antimafia e delle misure di prevenzione e del subappalto. «Si sbloccano opere ferme da decenni con l’individuazione di personale altamente qualificato che potrà operare con normative rapide e semplificate – prosegue Coltorti -. Si sbloccano dunque anche finanziamenti creando lavoro in tutta Italia, quel lavoro estremamente necessario per la ripresa economica dell’intero paese».
Opere quelle italiane che faranno da volano all’economia nazionale, generando «una media annua di 68 mila posti di lavoro da qui a dieci anni – spiega -. La ripartenza dell’Italia nel post-pandemia parte tutto da qui». Il presidente della Commissione Lavori Pubblici del Senato, evidenzia «abbiamo urgente necessità di lavoro, perché la crisi sanitaria ha messo in ginocchio interi settori del paese. Importante l’inserimento nel piano del potenziamento e raddoppio della Orte Falconara che garantirà un più rapido collegamento con l’Umbria e la capitale e viceversa quello della parte centrale della penisola con il principale porto dell’Adriatico centrale che attiverà sicuramente anche un rilancio per l’aeroporto e l’economia dell’intera regione».
A sostenere questa importante direttiva «gli interventi previsti per la Salaria a sud e della Fano-Grosseto a nord – afferma – . È evidente che l’inserimento di queste opere per cui non sono ancora disponibili gli interi importi, costituiscono però un impegno del governo per giungere ad un loro completamento».
«In Parlamento era già nota la volontà del ministro Giovannini di creare una nuova lista con ulteriori opere da velocizzare – prosegue il senatore – . Si auspica però che sia data priorità al finanziamento di quelle ancora da completare».
È solo l’inizio, come sottolinea Coltorti, che evidenzia la necessità di stilare subito un’altra lista di opere strategiche da far ripartire al più presto. Tra queste annovera l’infrastruttura viaria Mezzina «che connetterebbe Civitanova con Teramo e potrebbe costituire la più importante opera, andando ad alleggerire il traffico lungo la A14 e togliendo, contemporaneamente, dall’isolamento ampie zone dell’entroterra marchigiano, incluse le ampie aree che stanno soffrendo dell’isolamento causato dagli eventi sismici e della crisi occupazionale aggravata da quella pandemica».