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Infrastrutture Marche, vertice Coltorti-Acquaroli per accelerare le opere

Si è tenuto l'incontro tra il governatore e il presidente della Commissione Lavori Pubblici, Infrastrutture e Trasporti del Senato. Sul tavolo le opere prioritarie

Se della Regione Marche

ANCONA – Le infrastrutture della Regione Marche sono state al centro di un vertice che si è tenuto ieri pomeriggio, 18 ottobre, tra il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli, il presidente della Commissione Lavori Pubblici, Infrastrutture e Trasporti del Senato Mauro Coltorti, il facilitatore e senatore del Movimento 5Stelle Giorgio Fede, con le consigliere regionali Marta Ruggeri e Simona Lupini. Strade, ferrovie, porto e aeroporto i temi trattati.

Dal confronto è emersa la necessità, condivisa, di giungere ad «una rapida realizzazione delle opere già avviate, assicurare la manutenzione e sicurezza di quelle esistenti e perseguire le migliori soluzioni tecniche per quelle da mettere in cantiere e realizzare nei prossimi anni», spiega il senatore del Movimento 5 Stelle Mauro Coltorti.

Francesco Acquaroli

Tra le opere prioritarie, l’uscita nord di Ancona e il raccordo tra porto, ferrovia, interporto, aeroporto e autostrada, per concretizzare quell’intermodalità tanto auspicata per lo sviluppo dell’economia regionale e per far uscire le Marche da un isolamento penalizzante. Obiettivo anche quello di valorizzare il capoluogo e rendere Ancona il miglior centro logistico per il trasporto lungo il medio Adriatico.

A nord l’attenzione è stata posta sulla necessità di completare la superstrada Fano Grosseto, ferma da trent’anni: l’infrastruttura, per la quale è stato previsto un Commissario Straordinario per accelerarne la realizzazione, vede alcuni tratti già realizzati, ma inutilizzati, e altri da realizzare per i quali è in corso lo studio di fattibilità o quello esecutivo.

Sul tavolo anche il raddoppio della statale 76 e della Mezzina, il tratto a cavallo tra Marche e Abruzzo è in corso di progettazione con alcuni lotti già realizzati. Una strada che assume una importante valenza per rompere l’isolamento dei comuni alto collinari e montani del fermano e dell’ascolano e che una volta completata, costituirà inoltre una alternativa all’Autostrada A14 per andare sul lato tirrenico dell’Appennino.

Nel corso del vertice è emersa concordia sulla necessità di completare il raddoppio della Orte-Falconara e di valutare il ripristino di alcune linee ferroviarie dismesse tra le quali la Fano Urbino per la cui realizzazione lo scorso anno era stato stanziato 1 milione di euro in Legge di Bilancio, a disposizione di Rfi (Rete Ferroviaria Italiana), per lo studio di fattibilità, e «il cui sedime deve essere preservato e non intralciato da altre opere» spiega il senatore Mauro Coltorti.

«Un incontro con il presidente della Regione, per noi parlamentari marchigiani che lavoriamo sulle infrastrutture e trasporti, era estremamente necessario – afferma il presidente della Commissione Lavori Pubblici, Infrastrutture e Trasporti del Senato Mauro Coltorti -. Lo avevamo richiesto da prima di Natale quando l’incontro venne rinviato per problemi sanitari. Come è possibile non dialogare con chi governa la regione da parte di chi, in parlamento, ha quasi sempre i medesimi interessi ed obiettivi. Le infrastrutture ed i trasporti non hanno colore politico. Tutti i cittadini vogliono infrastrutture moderne e funzionali che garantiscano una comunicazione rapida ed efficiente che migliorino la vita e la mobilità dei cittadini».

Mauro Coltorti, presidente della Commissione Lavori Pubblici del Senato

Insomma un dialogo che si è aperto con la Giunta per arrivare ad un obiettivo comune, lo sviluppo delle Marche, «con opere funzionali ed efficienti» e «senza preclusioni» di natura politica sottolinea il senatore Coltorti. «Legalità e rispetto dell’ambiente credo siano dei requisiti imprescindibili anche per le forze politiche che ora governano la regione. Spero che sempre più persone si rendano conto che il Movimento 5 Stelle non porta bandiere che non sventolino per i beni comuni e il benessere dei cittadini».

Il senatore rimarca che il Movimento «odia le opere incompiute e in tutto il territorio nazionale ce ne sono tante, troppe. Ci sono troppe opere iniziate da decenni e mai completate sebbene la loro realizzazione garantirebbe un miglioramento immediato per il territorio e chi ci vive. Il Movimento lavorerà senza sosta con questi obiettivi».