ANCONA – Nel I trimestre 2024 si registra un aumento degli occupati indipendenti con il +1,7% rispetto al IV trimestre 2023 pari a 2 mila occupati in più e con il +7,9% rispetto al I trimestre 2023 (11 mila occupati in più); crescita dovuta prevalentemente dall’aumento degli occupati nei servizi.
In questo settore, però, sottolineano Confartigianato e Cna Marche, si registra anche il calo maggiore degli occupati dipendenti -6,1% rispetto all’ultimo trimestre del 2023 e -2,2% rispetto al I trimestre 2023. Complessivamente i dipendenti diminuiscono del 3,8%, pari a 19 mila unità, rispetto al IV trimestre 2023 e dell’1% rispetto al I trimestre 2023 (-5 mila unità).
Da evidenziare l’aumento dell’occupazione femminile (rispetto al I trimestre 2023) del 5,7%, pari a 15 mila occupati in più, mentre nello stesso periodo è in calo l’occupazione maschile del 2,6%, pari a 9 mila unità in meno.
Gli occupati nelle Marche al I trimestre 2024 sono 631 mila, in diminuzione di 17 mila unità rispetto al IV trimestre del 2023 (-2,6%). A livello tendenziale, invece, le Marche registrano una variazione positiva dell’1 %, pari a 6 mila occupati in più rispetto al I trimestre del 2023.
Tra i settori si registra un aumento delle costruzioni del 15,4% (pari a 5 mila occupati in più) rispetto al trimestre precedente e del 12,5% (pari a 5 mila occupati in più) rispetto al I trimestre del 2023. Il manifatturiero diminuisce del 3,3% (-6 mila unità) rispetto all’ultimo trimestre del 2023; è però in crescita rispetto al I trimestre del 2023 (+3,2%, pari a 6 mila unità in più).
I servizi registrano in totale un -3,8% (-16 mila unità) rispetto al IV trimestre del 2023; all’interno del macrosettore sono in positivo il commercio, alberghi e ristoranti che aumentano dell’1,8%, pari a 2 mila unità. Considerando invece il I trimestre del 2023 il totale dei servizi registra un +0,1%.
«Servono – sottolineano Paolo Silenzi, presidente di Cna Marche, e Paolo Longhi, vicepresidente di Confartigianato Marche – politiche pubbliche a sostegno dei settori in difficoltà e delle piccole imprese ossatura portante del sistema produttivo marchigiano. I segnali che provengono dall’andamento della domanda di lavoro impongono di rafforzare l’impegno per creare un contesto favorevole al fare impresa: riduzione della pressione fiscale, lotta alla burocrazia, migliore accesso al credito. E’anche necessario sostenere e rilanciare i percorsi di studio professionali sia in un’ottica di sistema, attraverso la strutturazione di percorsi di orientamento lungo tutto il percorso formativo, sia in una dimensione di filiera che incentivi maggiormente la formazione duale e professionalizzante».