ANCONA – Comincia a prendere forma il nuovo Dpcm che andrà in vigore a partire dal 16 gennaio, tra conferme e ulteriori restrizioni. Da quanto trapela, si va verso la conferma del divieto di spostamento tra le regioni, anche in fascia gialla, e del coprifuoco dalle 22 alle 5, oltre che della deroga introdotta dal decreto Natale che consente a due persone di fare visita a parenti, amici e fidanzati. Fra le novità che dovrebbero essere introdotte spunta il divieto di asporto nei bar, dopo le 18 per evitare assembramenti, restando consentita la consegna a domicilio: per i ristoranti invece non dovrebbe cambiare nulla.
Mentre il governo vacilla con Renzi sempre più vicino allo strappo, prosegue serrato il confronto fra Stato e Regioni per giungere ad un punto di incontro così da definire le norme restrittive che andranno in vigore dopo il 15 gennaio quando scadrà l’attuale Dpcm e che accompagneranno il Paese nella complessa fase invernale.
In ballo c’è la proroga dello stato di emergenza, il cui termine è previsto per fine mese, e che potrebbe essere rinnovato fino a fine aprile, quando con l’arrivo della bella stagione i contagi dovrebbero finalmente entrare in fase discendente, grazie anche alla campagna vaccinale contro il covid che procede spedita e che da febbraio inizierà ad interessare la popolazione, dopo aver chiuso il cerchio sui sanitari.
Nel nuovo Dpcm resta la classificazione “a colori” delle regioni in base alle fasce di rischio: con il giro di vite sui parametri che consento l’accesso alle varie zone (gialla, arancione e rossa), con un Rt ad 1 scatta l’arancione, mentre ad 1,25 si entra in zona rossa, ma l’intenzione del ministro della Salute sembra quella, in caso di rischio alto, di far scattare automaticamente la fascia arancio, i parametri però non sono ancora stati definiti.
Per quanto riguarda la fascia bianca invece questa andrebbe a scattare con un indice Rt sotto lo 0,5: in questa zona cinema, teatri, palestre, piscine e musei verrebbero riaperti. Come avvenuto nel periodo natalizio, quando nei festivi e prefestivi si registravano ulteriori restrizioni sugli spostamenti, gli scienziati hanno proposto di far scattare la fascia arancione nel weekend anche nelle regioni in zona gialla. Una misura che però sembra essere saltata dopo le proteste dei governatori.
Per quanto riguarda gli spostamenti potrebbe essere confermata la deroga introdotta nel periodo natalizio, che consente a due persone di uscire dal proprio comune di residenza per recarsi in una abitazione privata una sola volta al giorno in massimo due persone per fare visita a parenti, amici e fidanzati (mentre per i ragazzi fino a 14 anni lo spostamento non rientra nel conteggio di quelli per i quali è consentito lo spostamento verso una abitazione provata).
Via libera anche alla deroga che consente gli spostamenti dei residenti nei comuni con popolazione fino a 5mila abitanti, nel raggio di 30 chilometri, con il divieto di recarsi nei capoluoghi.