ANCONA – Nell’anno che si è appena chiuso «la legge di riforma più importante» della giunta Acquaroli è stata quella che ha riorganizzato il sistema sanitario regionale i cui effetti sono entrati in vigore dal 1° gennaio del 2023 e che ha portato alla costituzione di cinque Aziende Sanitarie Territoriali (Ast) e al superamento dell’Azienda Sanitaria Unica Regionale (Asur). Lo ha detto il governatore Francesco Acquaroli in occasione della conferenza stampa organizzata con l’Ordine dei Giornalisti delle Marche che si è tenuta ieri a Palazzo Raffaello, alla presenza di numerose testate e organi di informazione della regione. Tanti i temi toccati dal presidente della Regione Marche, affiancato dal presidente dell’Odg Marche (Ordine dei Giornalisti) Franco Elisei che ha coordinato il momento di confronto, organizzato per la prima volta in tandem: dalle infrastrutture alla ricostruzione, dall’alluvione alla sanità, per toccare poi turismo e cultura.
L’incontro con i media regionali è stato aperto dal discorso del presidente dell’Ordine dei Giornalisti delle Marche il quale ha affrontato i nodi della professione: dalla «ormai ineludibile necessità di riforma della legge sulla stampa» all’«annosa questione delle querele temerarie, ‘bavaglio’ da arginare e risolvere», dal precariato alla necessità di arrivare ad un equo compenso perché secondo Franco Elisei «è un’utopia pretendere qualità con pochi spiccioli e precariato». Sottolineando che «molte testate sono in difficolta», il presidente dell’Odg ha auspicato lo stop dei fondi agli editori che tagliano solamente, spiegando che il sostegno economico dovrebbe andare «a chi in veste in tecnologie e risorse umane e professionali».
Ha poi ricordato che attualmente ci sono 22 giornalisti sotto scorta, mentre da quando è stato istituito l’Ordine 30 sono stati uccisi. L’impegno portato avanti nelle Marche «in sinergia con le varie istituzioni e università, nel rispetto dei ruoli» per migliorare il confronto e la comunicazione, si è concretizzato tra l’altro nel patto con l’azienda ospedaliero universitaria delle Marche per la promozione delle pari opportunità. Entrando nel merito dei doveri dei giornalisti ha spiegato che c’è quello di «raccontare e se necessario anticipare le notizie sempre con obiettività e anche con un approccio critico», mentre la politica dal canto suo dovrebbe respingere la tentazione «di eliminare la mediazione del giornalista e di impedire l’approfondimento delle notizie».
Elisei ha rimarcato che l’Ordine delle Marche è sempre «rispettoso delle regole e al fianco dei giornalisti affinché la categoria abbia la credibilità che merita» e in tal senso l’appuntamento promosso a Palazzo Raffaello si è proposto l’obiettivo di dare a tutti «un’occasione» di migliorare l’informazione e di «fare in modo che tutte le testate giornalistiche delle Marche potessero fare domande e avere un momento di incontro e di confronto sulle tematiche ritenute più interessanti». Infine ha consegnato al governatore Acquaroli un omaggio per suggellare il momento di incontro e confronto.
Il governatore Francesco Acquaroli nel suo intervento ha ricordato che il 2022 con la «ritrovata normalità» dopo la pandemia è stato sostanzialmente il «primo vero anno» alla guida della Regione dopo che il 2020 e il 2021 sono stati condizionati pesantemente dal Covid, con le restrizioni e la necessità di organizzare una delle campagne vaccinali più ingenti della storia del Paese. «L’effetto dirompente del Covid ha posticipato le questioni in ballo», poi è subentrata l’alluvione che il 15 settembre scorso ha causato 12 vittime accertate, una persona tuttora dispersa e danni ingenti tra Senigalliese e Pesarese in seguito all’esondazione del Misa e del Nevola.
Alla calamità alluvionale si è aggiunta quella del sisma che il 9 novembre ha colpito la costa Pesarese e Anconetana, con due terremoti localizzati in mare (la prima scossa di magnitudo 5.7 e la seconda 5.5) che hanno dato avvio ad una sequenza sismica ancora in corso, ma fortunatamente con eventi tellurici contenuti per lo più sotto i 3 gradi, anche se le due scosse principali hanno causato danni agli edifici con una cinquantina di inagibilità. Insomma l’auspicio di Acquaroli è stato quello di un 2023 all’insegna della «normalità» sia per quanto riguarda la circolazione del virus Sars-Cov-2 che delle calamità naturali.
Detto questo., Acquaroli ha rimarcato che la riforma sanitaria è arrivata «dopo 19 anni» dall’ultima e che l’obiettivo è quello di restituire centralità ai territori. Ha poi ricordato le criticità che affliggono il sistema sanitario regionale. «La situazione è drammatica» ha detto, riferendosi ai pensionamenti che sottraggono medici dagli ospedali senza poterli rimpiazzare tutti a causa dei tetti di spesa che legano le mani sul fronte delle nuove assunzioni e portano ad acquistare servizi dalle cooperative private. Un tema caldo per il quale ha sollecitato un intervento da parte del Governo a cui ha chiesto di alzare i tetti di spesa e di concedere una deroga di due anni per recuperare parte del personale carente nelle corsie ospedaliere.
Lanciandosi in difesa del sistema sanitario pubblico, evidenziando che l’acquisto di prestazioni dalle cooperative «portano conseguenze che vorremmo superare», ha fatto notare che i medici precari, formati anche con il contributo della Regione (che ha finanziato borse di studio per gli specialisti, oltre che per i medici di medicina generale e i pediatri di libera scelta) finiscono per uscire dal sistema sanitario pubblico perché non stabilizzati, per poi rientrare «nel pubblico attraverso il privato» (con i servizi acquistati dalle cooperative), una situazione che secondo Acquaroli «non è accettabile».
Il governatore ha spiegato di aver chiesto al ministro della Salute Orazio Schillaci una risposta rapida anche per quanto concerne il tema dei medici in pensione e che «non possono essere tutti sostituiti», in tal senso ha sottolineato che la Regione, ha potenziato il numero delle borse di specializzazione «con numeri mai visti», ma serve un intervento del Governo per contrastare la carenza di personale. «Presto avremo anche il nuovo piano sociosanitario» ha detto, spiegando che la deadline dovrebbe essere quella della primavera, un piano frutto dello studio sulle analisi dei fabbisogni della Politecnica delle Marche e dell’approfondimento della Università degli Studi Milano – Bicocca, «dati che ci aiutano a ragionare sulla migliore distribuzione dei servizi sanitari pubblici sul territorio. Tutto ciò senza prescindere dal quadro complessivo».
La conferenza è stata anche l’occasione per parlare di turismo, delega tenuta dal governatore. «Stiamo lavorando anche con l’Agenzia per il turismo e l’internazionalizzazione perché queste infrastrutture trovino una centralità – ha detto – . Il 2023 potrebbe essere una svolta importante. Con i bandi messi campo per i nuovi voli continentali (Parigi e Londra tra le altre destinazioni) e la continuità territoriale che ci consentirà di avere voli per Milano Roma e Napoli, l’aeroporto si sta finalmente rilanciando. Saremo punto di riferimento sull’Adriatico e più raggiungibili con risvolti positivi sul turismo e l’internazionalizzazione».
Sollecitato dai cronisti ha poi ricordato che le Marche si sono posizionate al quarto posto nella classifica di Demoskopika per la reputazione turistica (dopo Trentino, Emilia Romagna e Toscana) «un risultato coerente con i dati record del turismo 2022 nonostante la pandemia, effetto dell’impegno di tanti operatori, delle campagne di promozione con i testimonial Mancini e Tamberi e delle leggi per la valorizzazione dei borghi, dell’enoturismo, dell’agriturismo».
«C’è voglia di credere nel territorio e di organizzare un’offerta destagionalizzata e diversificata – ha detto – . C’è l’opportunità, anche con l’aeroporto, di stravolgere i numeri a cui eravamo abituati, si può creare un circuito economico importante. Per la filiera sono in ballo circa 100 milioni di euro per borghi da Ue». Il governatore ha spiegato che gli investimenti sono solo all’inizio del percorso e sarà importante anche fare rete con altre regioni per attrarre turisti anche dagli Stati Uniti.
Secondo Acquaroli una ulteriore grande opportunità di rilancio arriverà dallo sviluppo delle infrastrutture con le arterie stradali sbloccate, la chiusura del contratto per l’insediamento del polo logistico Amazon all’interporto di Jesi, insieme a porto e aeroporto, e con le azioni a sostegno dei borghi e per il rilancio delle aree montante più in sofferenza anche per il sisma.
I prossimi 12 mesi «saranno fondamentali per lo sviluppo infrastrutturale delle Marche – ha concluso – : è previsto il completamento della Pedemontana nel tratto Quadrilatero e la cantierizzazione dei primi tre lotti del tratto da Caldarola- Servigliano; per la Fano-Grosseto sono stati stanziati fondi necessari a raggiungere i 150 milioni necessari per l’adeguamento e la successiva apertura della prima canna della Galleria della Guinza, oltre agli altri fondi destinati dal Cipess per altre infrastrutture molto attese nel territorio regionale».