ANCONA – Le sigle sindacali Filt Cgil, Fit Cisl, Faisa Cisl, Uilt e Ugl hanno indetto lo sciopero dei lavoratori del trasporto pubblico locale delle Marche per lunedì 8 febbraio. Nella fattispecie si assisterà a quattro ore di stop, dalle 11.30 alle 15.30, dove saranno interessati circa 1600 addetti nella regione.
All’interno del comunicato diramato vengono rese note le motivazioni: «Scioperiamo per garantire al settore risorse di Governo e Regioni mentre le aziende rifiutano un confronto vero sul rinnovo del contratto nazionale. Gli obiettivi del sindacato sono l’adeguamento salariale, una migliore conciliazione dei tempi di vita e di lavoro, la regolamentazione dello smart working nonché le norme per la sicurezza e per contenere il rischio di aggressioni al personale. Tutti impegni che il sindacato intende portare avanti considerando che, anche durante la pandemia, proprio i lavoratori del trasporto pubblico, come quelli della sanità, sono stati tra coloro sempre in prima linea per consentire a tutti i cittadini di usufruire dei servizi».
Rincara la dose Federica Buroni, tra le portavoce della Cgil Marche: «Fino all’ultimo si è cercato di evitare lo sciopero attraverso un tavolo di trattative che si è rivelato molto complicato. I lavoratori si sono impegnati tanto in questa fase, anche nei giorni scorsi abbiamo cercato di interloquire con le aziende ma i risultati non sono stati producenti quindi abbiamo optato per proseguire in questa direzione».
Non manca una precisazione: «Come annunciato precedentemente dalla segretaria generale Filt Cgil Marche Valeria Talevi, nello sciopero indetto i servizi minimi essenziali resteranno garantiti. Per quel che concerne le scuole garantiremo per le materne, le elementari e i servizi ai disabili. Speriamo che tutto possa andare per il meglio».