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Scuole superiori, Acquaroli ha siglato l’ordinanza. Dad fino al 31 gennaio

Il governatore della Regione Marche ha firmato poco fa l'ordinanza restrittiva che fa slittare la riapertura delle superiori a febbraio. Resta confermata la didattica a distanza al 100%

Francesco Acquaroli

ANCONA – Il governatore Francesco Acquaroli ha siglato poco fa l’ordinanza che dispone dal 7 al 31 gennaio 2021 la didattica digitale integrata al 100% nelle scuole secondarie di secondo grado (scuole superiori) statali e paritarie. Una decisione assunta sulla base dell’andamento della curva epidemiologica delle Marche dai quali emerge che nell’ultima settimana, nelle Marche, i casi positivi confermati hanno subito un incremento del 35,3% (dal 28 dicembre al 3 gennaio). In crescita anche il numero dei casi sintomatici del 3,8%.

L’altro valore che ha spinto Acquaroli a scegliere di posticipare il ritorno sui banchi di scuola dei ragazzi delle superiori è l’indice Rt che è cresciuto dello 0,18, passando da 0,81 della settimana dal 14 al 20 dicembre a 0,99 nella settimana dal 21 al 28 dicembre. L’Rt è il parametro che insieme ad altri viene preso in esame dal Ministero della Salute per classificare le regioni nelle diverse zone di rischio, facendo scattare una serie di misure restrittive.

Inoltre nella relazione della dirigente del Servizio Sanità, finita sul tavolo del presidente regionale, emerge anche il rischio di un sovraccarico del sistema sanitario regionale che comporterebbe criticità nel garantire la risposta assistenziale sia verso i malati covid che i cittadini affetti da altre patologie. Negli ospedali della regione sono numerosi i posti letto occupati: 487 in area medica e 65 in terapia intensiva.

Resta garantita la didattica in presenza dei laboratori e per gli studenti con disabilità e bisogni educativi speciali. L’ordinanza potrà essere revocata in caso di un miglioramento dell’indice Rt e dell’andamento della curva epidemiologica.

«È stata una scelta combattuta e difficile – spiega il governatore – dettata dal senso di responsabilità e concertata con il mondo scolastico nel corso di un incontro avvenuto ieri al quale hanno partecipato gli assessori all’Istruzione Latini e ai Trasporti Castelli. Avremmo voluto poter annunciare un ritorno alla normalità e riaprire le scuole ai nostri ragazzi, ma purtroppo il rischio di una impennata del contagio ci ha spinto alla cautela. Il numero di persone che si rimetterebbe in movimento con la riapertura delle scuole superiori è troppo rilevante in una situazione così delicata».

Francesco Acquaroli spiega che «nonostante questi mesi di restrizioni gli esperti prevedono una terza ondata, e il rialzo dell’indice di contagio Rt si aggiunge oggi all’ipotesi di un cambiamento in senso restrittivo dei parametri che potrebbero portarci in zona arancione o rossa. Intanto gli ospedali sono ancora impegnati a gestire i pazienti della seconda ondata (ad oggi, 560 ricoverati e 65 pazienti in terapia intensiva) e al contempo si stanno organizzando per la campagna di vaccinazione oltre a gestire l’attività ordinaria e lo screening di massa. Per questo non possiamo far altro che mettere in campo tutte le misure per cercare di evitare scenari sanitari e socioeconomici peggiori, la priorità resta sempre la salute e la sicurezza dei cittadini».