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Sisma in Croazia, Acquaroli: «Forte vicinanza da parte della comunità marchigiana»

Il presidente della Regione Marche ha espresso solidarietà verso il popolo croato colpito da una scossa di magnitudo 6,4 gradi avvertita distintamente anche nelle Marche

Francesco Acquaroli

ANCONA – «Al popolo croato e alle realtà colpite esprimo forte vicinanza da parte della comunità marchigiana». Sono le parole del governatore Francesco Acquaroli dopo il forte sisma che ha colpito alle 12,19 di oggi (29 dicembre) la Croazia.

Il terremoto di magnitudo 6,4 gradi della scala Richter ha avuto epicentro a pochi chilometri da Petrinja, una città di circa 23.000 abitanti, che dista circa 40 chilometri da Zagabria. La scossa è stata avvertita distintamente da Trieste fino all’Abruzzo, facendo trasalire dallo spavento anche i marchigiani, memori ancora delle scosse del 2016, la cui ferita è ancora viva e sanguinante.

Ecco il video pubblicato dal quotidiano nazionale croato Večernji list con le terribili immagini di distruzione:

Nella zona dell’epicentro, la scossa avrebbe provocato il crollo di alcuni edifici, fra i quali un ospedale e un asilo, dove sarebbe morta una bambina di 12 anni, l’unica vittima per ora. I media nazionali e locali croati parlano di crolli, linee telefoniche ed elettriche interrotte. Una devastazione, quella avvenuta in Croazia, che ha scosso il presidente della Regione Marche Acquaroli, il quale ha parlato di «drammatiche immagini». 

Il sisma è stato avvertito non solo sulla costa Adriatica italiana, ma anche in Serbia e Bosnia-Erzegovina. Il centro di Petrinja sarebbe stato completamente distrutto e l’Esercito croato è in marcia per portare aiuti alla popolazione. Sempre dai media croati risulterebbe che la presidente della commissione dell’Unione Europea Ursula von der Leyen avrebbe promesso aiuti urgenti.