ANCONA – Nelle Marche superato il traguardo di 100 trapianti nel 2022. «È un bel regalo di Natale» commenta la responsabile del Centro Regionale Trapianti, Francesca De Pace. «Dicembre è stato un mese particolare – dice – e già la festa dell’Immacolata aveva visto 4 trapianti in un giorno. Siamo stupiti di aver superato i 100 trapianti, grazie alla generosità di tante famiglie che hanno scelto di donare gli organi».
L’anno era iniziato con alcune opposizioni alla donazione, ricorda la dottoressa De Pace, ma poi il grande cuore dei marchigiani ha preso il sopravvento. «Il centro trapianti da quando è nato, 17 anni fa, ha già raggiunto numeri a tre cifre – osserva – e questo è molto promettente».
La dottoressa De Pace pone l’accento sull’importanza della donazione che permette di salvare vite e ringrazia la rete ospedaliera delle Marche che ha permesso di raggiungere e superare quota 100 trapianti. «Le rianimazioni, la radiologia, l’anatomia patologica, la virologia, i laboratori analisi, tutti fanno la loro parte insieme al centro trapianti. È un coro per la vita – conclude – al quale contribuiscono le famiglie dei donatori e il lavoro di altissimo livello svolto dai nostri professionisti».
«Le Marche superano il traguardo dei cento trapianti, un risultato eccezionale se pensiamo che l’anno scorso furono 90 (comunque sei in più dell’anno ancora precedente) – sottolinea l’Assessore alla Sanità Filippo Saltamartini – siamo arrivati addirittura a 101, il segnale di una sensibilità crescente su un tema tanto delicato ed importante».
Il 22 dicembre è stato eseguito il 100° trapianto, di fegato, poi nel pomeriggio il 101° di rene: il donatore, anconetano, era nella rianimazione di Pesaro, fa sapere l’assessore. «E non siamo ancora arrivati alla fine dell’anno. Ringrazio la dottoressa Francesca De Pace, responsabile del Centro Regionale Trapianti Marche e il suo staff per il grande lavoro svolto quotidianamente. La donazione – aggiunge – è simbolo supremo di generosità: è una scelta che ha salvato molte vite. Mi sento di ringraziare col cuore le famiglie dei donatori che prendono talvolta decisioni difficili ma in grado di salvare vite e migliorarne altre».
Saltamartini evidenzia che le persone più anziane «sono erroneamente convinte di non poter donare gli organi – prosegue Saltamartini – invece non dovrebbero registrare un’opposizione al momento del rinnovo della carta di identità, perché ci sono organi particolarmente longevi come il fegato».
Le opposizioni nel 2021 nelle Marche hanno segnato un calo, dalle 23 del 2017 alle 16 del 2021 (nel 2020 erano state 15, nel 2019 erano 20 e nel 2018 furono 23). Nel 2021 l’età media dei donatori utilizzati è stata di 60,4 anni in Italia, nel 2002 era di 52 anni. Complessivamente il 46,8% dei prelievi di organi dello scorso anno è stato effettuato su persone decedute oltre i 65 anni, e il 13,6% dei donatori aveva più di 80 anni.
«Non dimentichiamo che la donatrice più anziana d’Italia è marchigiana: a 97 anni, 6 mesi e 29 giorni a Fabriano ha donato il fegato, poi trapiantato a un paziente dell’ospedale Torrette di Ancona» conclude Saltamartini.