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Vaccino nelle Marche, adesione medici Asur oltre il 70%. Storti: «A regime ritmo di 1.500 dosi al giorno»

Il direttore generale Asur fa il punto sulla vaccinazione contro il Covid nelle Marche e spiega che, se l'adesione da parte dei medici è alta, occorre implementare quella degli infermieri che si aggira a quota 60%

ANCONA – Supera quota 70% l’adesione dei medici dipendenti Asur alla vaccinazione contro il covid-19, mentre quella degli infermieri è intorno al 60%. Ad evidenziarlo è Nadia Storti, direttore generale Asur Marche. «Il personale sta iscrivendosi per essere sottoposto alla vaccinazione – spiega Storti -. Dobbiamo implementare ulteriormente la percentuale di rispondenza: i medici sono sopra il 70%, gli infermieri un po’ meno, ma ci stiamo lavorando».

Nadia Storti, direttore generale Asur Marche

Intanto la campagna vaccinale più imponente della storia procede con la somministrazione delle dosi della casa farmaceutica americana Pfizer-Biontech, in attesa che dalla prossima settimana arrivi anche il vaccino Moderna, che ha avuto prima il via libera dall’Ema e ieri (7 gennaio) quello dell’Aifa (agenzia italiana per il farmaco). «In questi ultimi giorni siamo entrati a regime e riusciamo a fare più di 1.500 vaccinazioni al giorno» afferma Nadia Storti.

Il ritmo giornaliero «supera le 1.000 dosi per il personale Asur, per tutto il sistema arriveremo a quota 1.500, ma dipenderà anche dalle dosi che arrivano» fra il personale sanitario Asur Marche, dichiara il direttore generale. Intanto tra il 17 e il 18 gennaio inizieranno le somministrazioni di richiamo, ovvero le seconde dosi per medici, infermieri e personale socio-sanitario che ha ricevuto la prima vaccinazione il 27 dicembre. La procedura si concluderà nei primi 15 giorni di febbraio, quando il personale sanitario avrà in questo modo finalmente sviluppato l’immunità al virus.

«Stiamo lavorando ad una piattaforma unica per la registrazione dei vaccini e il monitoraggio dell’andamento delle somministrazioni» annuncia Nadia Storti, spiegando che si tratta di una piattaforma ministeriale che vedrà una comunicazione diretta sulla campagna vaccinale. Invece per quanto riguarda le prenotazioni per la popolazione spiega le «stiamo predisponendo con il servizio salute e gli enti». Si tratta della terza fase della campagna vaccinale che partirà «da fine febbraio».

Per quanto riguarda la pressione sulle strutture ospedaliere Storti spiega che negli ultimi giorni si è assistito a «un leggero incremento dei ricoveri, con un accesso più numeroso nei pronto soccorso: non una criticità elevata – precisa – , ma c’è comunque un incremento» che potrebbe essere attribuibile al fatto che «forse non si è stati perfettamente ligi alle regole nel periodo festivo».