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Marito violento, il secondo arresto in due giorni

Carabinieri intervengono a Monte San Vito per un altro caso di maltrattamenti in famiglia. In Vallesina solo lo scorso anno sono stati almeno tre i coniugi arrestati, quest'anno già due

MONTE SAN VITO – Un altro arresto per maltrattamenti in famiglia. I carabinieri di Chiaravalle, agli ordini del Maresciallo Domenico Maurelli, sono intervenuti a Monte San Vito sabato sera, da dove la centrale Operativa della Compagnia di Jesi ha ricevuto una richiesta di aiuto di una donna disperata per le continue vessazioni ricevute dal marito.

Quando sono arrivati i carabinieri la situazione tra i coniugi era disperata: la giovane moglie, fatta oggetto di soprusi e violenze da parte del marito, era minacciata di morte dal marito palesemente ubriacoViolenze e minacce che l’uomo non manca di proferire neanche davanti ai carabinieri, che a fatica riescono a contenerlo. Nonostante i tentativi dei militari di far ritornare alla calma l’uomo, questi, continuava a minacciare di morte la moglie, incominciando anche a lanciarle oggetti. Dopo la denuncia, la donna è stata accompagnata al pronto soccorso del Carlo Urbani di Jesi dove è stata medicata e tranquillizzata, per lei una prognosi di dieci giorni. L’uomo invece, un albanese di 45 anni, è stato dichiarato in arresto per maltrattamenti in famiglia e lesioni volontarie e rinchiuso nella camera di sicurezza del comando, in attesa della celebrazione del rito direttissimo. L’arresto è stato convalidato stamattina davanti al Tribunale di Ancona, il giudice ha disposto il divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla moglie. La donna nel frattempo è stata accompagnata in una struttura protetta.

Numerosi precedenti in Vallesina. Venerdì sera era stata la polizia ad intervenire a Jesi per aiutare una donna presa a botte dall’ex compagno, un rumeno di 40 anni. Gli uomini del Commissariato avevano dovuto fare irruzione dentro l’abitazione: la donna, terrorizzata dalla violenza dell’ex compagno armato di coltello, si era protetta dietro gli agenti. L’uomo era stato colpito da un divieto di avvicinamento alla casa familiare perché già arrestato nel gennaio dello scorso anno proprio per maltrattamenti. Imprudentemente la donna lo aveva fatto rientrare senza avvertire la polizia. Verso la fine dello scorso anno i carabinieri avevano arrestato un 36enne anche lui colpevole di maltrattamenti in famiglia. Nel mese di settembre era toccato ad un 50enne a Castelplanio che picchiava ripetutamente la moglie sin dagli anni Novanta. Nel febbraio dello scorso anno, i carabinieri avevano salvato una donna spesso vittima di violenze dal marito che in quell’occasione l’aveva minacciata di morte con un’accetta.