CASTELFIDARDO – Un esempio di riconversione industriale ai tempi del Coronavirus. Due aziende del settore tessile di Castelfidardo, la Confezioni Europa e la Scataglini Tessuti, hanno avviato la produzione di mascherine che proteggono dal rischio contagio. «L’idea è venuta una quindicina di giorni fa – racconta Maria Elisa Scataglini, che insieme al fratello Pier Francesco ha preso le redini dell’omonima ditta di famiglia – molte aziende del territorio ce le hanno richieste come forma di protezione per i propri dipendenti. Da lì abbiamo fatto diversi prototipi fino al modello che oggi produciamo. Al momento siamo sommersi dagli ordini».
La mascherine della Scataglini sono fatte in cotone 100 per cento con uno strato di TNT all’interno per evitare la fuoriuscite delle “goccioline” infettanti. Sono riutilizzabili e sterilizzabili mettendole a bagno in acqua alla temperatura di 100 gradi. L’azienda ha avviato l’iter per ottenere il riconoscimento di “presidio medico” dall’Istituto Superiore della Sanità. «Aspettiamo il fascicolo del laboratorio di analisi che ha testato il prodotto – spiega Maria Elisa – poi manderemo la richiesta all’Istituto Superiore della Sanità. Penso che entro 10 giorni potremo avere il via libera».
A quel punto le mascherine potranno essere distribuite anche negli ospedali e nelle case di riposo. «Ci siamo offerti di donarle gratuitamente alle istituzioni del territorio – conferma la titolare – al Comune di Castelfidardo, agli istituti di cura o ad associazioni come la Croce Verde che operano in prima linea». Al momento la capacità produttiva è di 2500 pezzi al giorno, ma l’obiettivo è di raddoppiarla in tempi brevi. «Possiamo arrivare a produrne 5 mila al giorno – spiega Maria Elisa –. La nostra è un’azienda a conduzione familiare con 8 collaboratori, ma coinvolgendo altri laboratori della zona possiamo incrementare la produzione».
La Scataglini Tessuti opera nel settore dal 1988 ed è fornitrice di importanti brand di moda sia in Italia che all’estero. Proprio il 21 marzo ha festeggiato i suoi primi 32 anni attività. «Non capita in un bel periodo purtroppo – conclude Maria Elisa, 33 anni con una laurea in giurisprudenza e vari lavori prima di entrare nell’azienda di famiglia – ci siamo trasferiti da poco in una nuova sede e l’idea era quella di inaugurarla diversamente». Il Coronavirus oltre all’emergenza sanitaria rischia di mettere in ginocchio anche interi settori dell’economia, tra cui quello della moda. Ma il rilancio può passare anche attraverso la capacità delle piccole e medie imprese di riconvertirsi.