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Massimo Bacci lancia la ricandidatura

L'attuale sindaco di Jesi, affiancato dalla Giunta comunale, ha avviato ufficialmente ieri sera, da palazzo dei Convegni, la campagna elettorale in vista delle elezioni amministrative di giugno

Massimo Bacci

JESI – Massimo Bacci lancia ufficialmente la ricandidatura a sindaco. Lo aveva già annunciato, ma ieri sera, a palazzo dei Convegni, ha avviato formalmente la propria campagna elettorale.
«Impegno, onestà, coerenza, lealtà, esempio, apertura e rispetto, interesse per la collettività: sono i cardini sui quali abbiamo impostato il mandato – ha esordito Bacci -. Principi che riteniamo imprescindibili, che chiediamo e pretendiamo da tutti coloro che faranno parte della squadra. Non vogliamo vincere a tutti costi, non ci interessano compromessi, non miriamo a scalate politiche. Non vogliamo, insomma, assomigliare a chi ci ha preceduto. Il nostro obiettivo è governare, fornendo ancora il nostro contributo alla città nella quale siamo nati, cresciuti e che amiamo. Se non ci riusciremo, ci siederemo sugli scranni dell’opposizione in maniera costruttiva e torneremo alle nostre abituali attività».

Affiancato dagli assessori Luca Butini (Cultura), Ugo Coltorti (Sport-Commercio), Mario Bucci (Urbanistica-Lavori Pubblici), Cinzia Napolitano (Ambiente), Marisa Campanelli (Servizi alla persona), Rolando Roncarelli (Partecipazione), Bacci ha illustrato ai cittadini accorsi le azioni realizzate durante questi cinque anni. «Abbiamo chiamato l’evento “Jesiora” – ha spiegato il sindaco -, perché questa è una città in movimento. Ci teniamo a raccontare da dove siamo partiti, cosa abbiamo fatto e dove vogliamo andare».

«Senza i conti a posto si può fare ben poco», ha rimarcato Bacci, segnalando «la riduzione dell’indebitamento, passato da 26 milioni a 15 milioni dal 2012 al 2017, nonostante un taglio di risorse quantificabile, se confrontato al quinquennio precedente, di 30 milioni di euro,  e gli oltre 3 milioni di euro pagati per sentenze di condanna relative a cause che si trascinavano da decenni (rispetto alle quali non era stato disposto alcun accantonamento). Ciò è stato possibile grazie al taglio di sprechi, sacche di privilegi e spese improduttive (circa 10 milioni di euro), alla riduzione dei dirigenti, alla lotta all’evasione fiscale (recuperati 4,5 milioni di euro), alla chiusura delle società partecipate in perdita (Campo Boario, Arca Felice). Anche la tassazione locale è diminuita (-78 euro a cittadino)».

Il mandato è iniziato, ha ricordato il sindaco, «rimuovendo le sbarre in ferro poste dai predecessori nell’atrio del municipio. Sono aumentati i servizi al pubblico a seguito dell’estensione degli orari, malgrado la riduzione del personale di 74 unità, oltre il 23%, dal 2012 (causa pensionamenti). Per garantire una informazione più veloce, sono state sviluppate nuove modalità di comunicazione: Facebook, Whatsapp (quasi 8 mila cittadini iscritti), Municipium (5 mila iscritti), Twitter e Telegram. È stato quindi redatto il Piano di Emergenza comunale di Protezione Civile e trasmesse in streaming le sedute del consiglio comunale».

Fra le altre azioni citate, inoltre, la “No-tax zone” (tasse azzerate per tre anni per chi apre una nuova attività in centro e nei borghi storici:), la videosorveglianza urbana, presto collegata al commissariato di Polizia, l’apertura del centro per disabili Maschiamonte, le manutenzioni ordinarie e straordinarie, gli investimenti in edilizia scolastica e la riorganizzazione delle mense, la sistemazione di strade, l’Art Bonus, la promozione dello sport e del turismo.

«Fra i grandi progetti, già delineati – ha concluso il sindaco Bacci -, il rilancio dell’area ex Sadam, dove sorgeranno, fra le attività previste, il nuovo palascherma e il centro di produzione degli allestimenti per gli spettacoli dal vivo. L’Interporto diventerà la sede della Protezione Civile regionale e un importante polo logistico della sanità marchigiana. Entro l’anno verrà inoltre abbattuto l’ex ospedale di viale della Vittoria. Proseguiranno le manutenzioni ordinarie e straordinarie, perché sono i piccoli accorgimenti a rendere “grande” una città. Che si riconosce nel suo centro storico. Partirà infatti la riqualificazione di Corso Matteotti e piazza della Repubblica, nella quale è prevista la realizzazione della nuova piazza Pergolesi, dove sedersi, ascoltare musica e assistere a spettacoli, che permetterà di valorizzare la chiesa di San Niccolò e il monumento dedicato al compositore. Da rafforzare ulteriormente, infine, la digitalizzazione del Comune e, normative permettendo, il ricambio generazionale dello stesso».