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Medico a processo per parto in piedi, sentiti i periti del tribunale: «Non c’è stata negligenza»

Questo è quanto detto dai due consulenti oggi in aula. Una perizia a favore del ginecologo Maurizio Cignitti del Salesi di Ancona imputato per lesioni gravissime, ancora tutte da dimostrare, dopo la nascita di una bimba

L'Ospedale Salesi di Ancona

ANCONA – Finito a processo per una paziente che aveva seguito in gravidanza non vede attribuire al suo operato una negligenza medica. E’ quanto hanno spiegato oggi i periti nominati dal tribunale sul caso del parto in piedi, avvenuto il 5 ottobre 2012, al Salesi, e sfociato in un processo con l’accusa di lesioni gravissime ancora tutta da provare a carico del ginecologo Maurizio Cignitti, responsabile del Centro di medicina della riproduzione di ostetricia e ginecologia del Salesi. I due consulenti, un medico legale e un ginecologo, hanno spiegato in aula come il parto non assistito della paziente che ha poi fatto la denuncia è stato tale non per negligenza del medico ma per carenza del personale ostetrico. Una conclusione diversa da quella fatta in precedenza dal consulente della procura. Il processo proseguirà nell’audienza del 24 ottobre.

La vicenda è quella di una donna tedesca, residente in provincia, che il 5 ottobre di cinque anni fa ha partorito all’ospedaletto una bambina. In attesa di entrare in sala parto la paziente era in sala travaglio. Era in piedi quando la bambina è venuta al mondo. Una nascita rapida. A seguito dell’accaduto l’accusa ha sempre sostenuto che la bambina aveva riportato, come conseguenza, un sopraosso nel cranio non specificando se la bambina avrà conseguenze sullo sviluppo cognitivo.