FABRIANO – Meeting filo-islamico a Fabriano, botta e risposta fra il sindaco, Gabriele Santarelli, e la senatrice Serenella Fucksia.
Il prossimo 4 febbraio, all’Hotel Janus di Fabriano, si svolgerà un meeting nazionale dal titolo “Il dialogo e la conoscenza tra le civiltà” organizzato dal Comune di Fabriano, Comunità del mondo arabo in Italia, Movimento internazionale Uniti per unire, Lega mussulmana mondiale e Confederazione laica intereligiosa Cili-Italia. Ciò ha provocato le prese di posizioni a livello nazionale, anche della stampa, in particolare del senatore Paolo Arrigoni, commissario nazionale per la Lega nelle Marche.
In coda alla giornata di ieri, 14 gennaio, la replica del primo cittadino di Fabriano, Gabriele Santarelli, affidata a Facebook. «Dopo una giornata di delirio ripetete tutti con me: “a Fabriano non ci sono Moschee”. Detto questo non vi siete nemmeno accorti, o non vi conveniva farlo, che nella foto gentilmente pubblicata da Il Giornale sono presenti il Presidente del centro culturale islamico, l’Ambasciatore Algerino non un pinco pallino qualsiasi, ma un Ambasciatore in Italia, e il Presidente della Caritas Diocesana, noto jihadista infiltrato tra le fila del corpo sacerdotale fabrianese. Anzi, vi dirò di più: se guardate bene nella foto secondo me vi potrebbero sorgere sospetti anche sulle reali intenzioni del nostro Vescovo. Per chi se la fosse persa segnalo anche che alla marcia della pace di quest’anno hanno marciato insieme la comunità cristiana, quella indiana e quella islamica. Ora potete anche svenire», ironia di Santarelli.
A replicargli, la senatrice di Fabriano, Serenella Fucksia. «Gabriele al solito la butti in fumo portando a paragone due iniziative completamente diverse nella sostanza, nei fini, nei tempi e nell’opportunità delle stesse. Un conto un’aggregazione conviviale in concomitanza di una festa tra l’altro cristiana, come il giorno del pranzo dell’Epifania, un conto un meeting nazionale con figure e associazioni con determinati ruoli e precise posizioni politiche, patrocinato dal Comune. Per inciso nel post richiami l’ambasciatore algerino, ma non fai nessun riferimento all’ambasciatrice palestinese Mai al Kaila, che da sempre ha una chiara posizione filo-palestinese, collegata ovviamente ad Hamas. Come mai? La sua presenza vista la difficile e sempre viva, questione israeliano-palestinese, specie all’indomani dell’iniziativa di Trump di trasferire la Capitale di Israele a Gerusalemme, non è di poco conto! Alla decisione di Trump, Netanyahu ha esultato, ma Hamas si è contrariato di brutto “Trump apre le porte dell’inferno!”. Se l’Iran ha una posizione filo-palestinese, i nostri rapporti commerciali sono con Arabia, gli USA etc. Ci sono a Fabriano commesse americane, svizzere, svedesi. Nulla di ciò che avviene è irrilevante e senza conseguenze, per cui occorre sempre massima prudenza e anche tempismo. Inopportuno a mio avviso mettere in agenda ora come prioritario un evento del genere e poco avveduta l’assenza di figure di garanzia. La brama di consenso, notorietà, le prossime elezioni politiche che vedranno molte comunità islamiche al voto, non pongano in secondo piano eventuali ripercussione negative per la nostra città», le parole della Fucksia.
Quindi, alcuni interrogativi in attesa di risposta. «Due centri culturali islamici in una cittadina di circa 30.000 abitanti non sono pochi. Cosa fanno? In che lingua pregano? Da chi sono finanziati? E le cooperative e associazioni che ci girano attorno? Poi certo se c’è chi dice: e anche se ci fossero moschee qual è il problema? Che dire? Il nostro Vescovo Mons Stefano Russo cosa ne pensa? Mi piacerebbe avere Sue rassicurazioni a riguardo».