JESI – «Imparare a intercettare fondi europei: meglio tardi che mai». È l’incipit della nota inviata dal candidato sindaco del Pd, Osvaldo Pirani in replica all’annuncio, da parte del Comune, di aver istituito un’Unità organizzativa in Municipio per scovare opportunità di finanziamento ministeriali e non.
«Evviva: l’Amministrazione Bacci si è accorta dell’utilità di una struttura organizzata per intercettare i fondi europei e ministeriali. E addirittura dell’importanza del coinvolgimento del territorio. Bene, si vede che l’aria di campagna elettorale stimola l’inventiva – scrive Pirani -. Peccato solo che in questi anni Bacci abbia accuratamente evitato di fare rete (forse per evitare di dover frequentare amministratori di parte politica sgradita) e abbia preferito chiudersi in un isolamento che ha prodotto risultati modesti. A tal proposito, sarebbe interessante sapere quanti bandi importanti si è aggiudicato e quante risorse di un certo peso è riuscito a portare a casa il Comune di Jesi negli ultimi 5 anni. Attenzione: non vale inserire nel computo i progetti avviati dalla precedente Amministrazione. E ancora: quanti soldi il Comune di Jesi ha perso per strada in questi 5 anni? Cosa lascia questa Amministrazione in eredità al prossimo sindaco, chiunque sarà? E con quali partner della Vallesina può dire di aver collaborato per reperire fondi? Il famoso Sape, annunciato in pompa magna tre anni fa, che risultati ha prodotto? Cosa ha fatto il Comune di Jesi per farlo funzionare? Come mai proprio oggi che siamo a scadenza di mandato, ci si accorge dell’esigenza di affiancargli un gruppo di lavoro comunale?»
Prosegue Pirani: «Se anche le risposte a queste domande saranno imbarazzanti per l’Amministrazione, siamo sicuri che Bacci saprà individuare un capro espiatorio cui addossare la colpa dei propri limiti. Ma, come si dice: non è mai troppo tardi per ammettere gli errori e trarre ispirazione dai programmi altrui. Forse.
Nei prossimi giorni, intanto, il candidato a sindaco del Partito Democratico Osvaldo Pirani incontrerà gli amministratori della Vallesina e i rappresentanti regionali, «per parlare insieme di un territorio che ha un futuro davanti solo se impara a muoversi in modo compatto e coeso».