PESARO URBINO – I sindacati dei metalmeccanici chiedono di non abbassare la guardia sulla pandemia, anzi invitano gli organi di controllo a verificare il rispetto dei protocolli in azienda.
Fim Cisl, Fiom Cgil e Uilm Pesaro e Urbino hanno inviato una lettera per chiedere di non abbassare il livello di attenzione sulla pandemia.
«Se da un lato i dati provinciali epidemiologici e regionali esprimono numeri in forte incremento, dall’altro riscontriamo esattamente come un anno fa casi di positività nelle azienda metalmeccaniche della provincia in aumento – spiegano Leonardo Bartolucci, Fabrizio Bassotti e Paolo Rossini -. Al fine di prevenire eventuali focolai nelle aziende, la chiusura delle stesse, l’intasamento delle strutture sanitarie pubbliche e tutto quello che si è verificato un anno fa durante lockdown, è necessario intervenire subito innalzando i livelli di attenzione e prevenzione, potenziando tutte le misure intraprese da un anno a questa parte».
Per i sindacati «serve una strategia comune e condivisa con tutte le aziende, associazioni, istituzioni e organismi preposti per fronteggiare il nuovo scenario, mutato a causa dell’arrivo delle varianti Covid.
Purtroppo non riscontriamo attenzione e sensibilità da parte della nuova giunta regionale in quanto ad oggi non ha posto l’attenzione verso i lavoratori delle categorie da noi rappresentare, alla quale chiediamo di attivarsi al fine di programmare controlli sistematici e constanti delle norme anti-covid nelle aziende metalmeccaniche, e di predisporre un piano di vaccinazione per gli stessi lavoratori metalmeccanici che furono considerati indispensabili durante il lockdown e che hanno lavorato insieme ai servizi essenziali, i metalmeccanici erano indispensabili
allora e lo sono anche ora.
Apprendiamo da organi di informazione che il presidente di Confindustria Pesaro e Urbino si è reso disponibile tramite l’organizzazione padronale a mettere a disposizione un camper per la vaccinazione dei lavoratori.
Invitiamo il presidente di Confindustria Pesaro e Urbino a sensibilizzare i propri associati in merito alla questione salute e sicurezza valorizzando il lavoro dei comitati e i protocolli, prendendo le distanze da quei suoi associati, anche importanti, che ostinatamente rifiutano di condividere con le parti sociali la costituzione dei comitati e i protocolli aziendali.
Oggi più che mai riteniamo fondamentale dar seguito alla cabina di regia con prefetto e ispettorato del lavoro al fine di attenzionare tutte quelle situazioni in cui non vengono rispettate le norme anticovid per non far trasformare i luoghi di lavoro in focolai.
Vogliamo segnalare con forza anche il problema legato alla chiusura delle scuole o della messa in quarantena degli studenti, in quanto ancora non sono stati predisposti i congedi “Covid” per i genitori che lavorano».